Dalla Banca Europea pioggia di milioni per i porti di Civitavecchia e Fiumicino

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CIVITAVECCHIA – Ieri è stato ufficialmente comunicato che la Banca Europea degli Investimenti ha approvato il finanziamento di ben 195 milioni di euro in favore dei “Porti di Roma e del Lazio”. Si tratta del più grande finanziamento della BEI a favore di un’Autorità di Sistema Portuale negli ultimi anni. Tale scelta è maturata all’esito di una lunga istruttoria (che è stata riattivata da questa AdSP nel 2017) in considerazione dello sviluppo delle “Autostrade del Mare” che costituiscono un importante snodo per i flussi di passeggeri e merci nel centro Italia e rappresentano uno dei principali collegamenti tra l’Italia continentale e il Mediterraneo occidentale come la Sardegna, la Sicilia, la Spagna, la Francia meridionale e l’Africa settentrionale.

Il progetto, co-finanziato dalla BEI, consiste nell’ampliamento del porto di Civitavecchia e nella creazione di un nuovo porto commerciale a Fiumicino.

A Civitavecchia, il progetto riguarderà la realizzazione di grandi opere infrastrutturali, quali, in particolare, il completamento delle opere relative alle darsene servizi e traghetti e il prolungamento della diga foranea, nonché le relative connessioni viabilistiche.

A Fiumicino, il progetto comprenderà la costruzione della nuova darsena pescherecci e della prima fase del nuovo porto commerciale a servizio di traghetti passeggeri, navi ro-ro, navi da crociera, grazie alla realizzazione di due nuovi frangiflutti e di un’importante opera dragaggio.

L’approvazione da parte della BEI di questo finanziamento – dichiara Francesco Maria di Majo, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale – è una notizia di enorme importanza per i porti di Roma e del Lazio che consentirà all’AdSP di portare a termine la gran parte delle opere previste nei piani regolatori portuali di Civitavecchia e Fiumicino, permettendo così al network di fare il tanto atteso salto di qualità nel panorama dello shipping mondiale”. “Tale obiettivo – continua l’Avv. di Majo – potrà essere raggiunto con il necessario contributo da parte della Regione Lazio e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, auspicabilmente, sosterranno anche questo fondamentale intervento infrastrutturale portuale per lo sviluppo della competitività della logistica nazionale. Finalmente, così, la capitale d’Italia e le aree circostanti (che rappresentano il secondo bacino per consumi a livello nazionale ed il quinto a livello europeo) nonché il principale aeroporto italiano ed europeo (con più di 40 milioni di passeggeri) avranno porti attrezzati che potranno soddisfare le esigenze commerciali, industriali e turistiche del territorio. Il consolidamento del ruolo strategico dei porti di Roma e del Lazio necessiterà, tuttavia, del completamento dei collegamenti ferroviari e viari verso Orte e Fiumicino”.

“Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per ottenere il finanziamento da parte della Banca Europea degli Investimenti” dichiara poi Francesco Maria di Majo.

“Vorrei rivolgere anche un ringraziamento – conclude il presidente dell’AdSP – al Ministero degli Affari Esteri che attraverso la nostra rappresentanza permanente UE è riuscito a portare a termine, con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, della Regione Lazio e degli uffici di questo Ente, la procedura d’infrazione della Commissione europea che per anni aveva sospeso l’istruttoria del predetto finanziamento”.

Non mancano tuttavia le polemiche. A sollevarle il circolo territoriale di Fdi “Paolo Borsellino”, che ascrive a Pasqualino Monti i meriti di questi ingenti finanziamenti europei: “Canta vittoria Francesco Maria Di Maio – si legge in una nota del circolo – omettendo di ricordare che questo percorso è stato messo in piedi dal suo predecessore Pasqualino Monti. Infatti nel lontano 2013, quando il nostro porto ancora funzionava, la BEI decise di concedere un mutuo per finanziare tutta una serie di opere. Ci chiediamo se Francesco Maria ci fa o ci è. Comprendiamo benissimo il suo stato d’animo da torci budella quando sente parlare di Pasqualino Monti, ma in questi casi la buona educazione e il rispetto del lavoro altrui va giustamente e meritatamente riconosciuto”.