CIVITAVECCHIA – Puntuale, come ormai tradizione da qualche tempo a questa parte, arriva l’immediato plauso di Futuro e Libertà per l’Italia alle ultime parole del Capogruppo dell’Udc Mirko Mecozzi, che proprio ieri ha duramente stigmatizzato la perdurante mancanza di un Assessorato ai servizi sociali come noto gestito ad interim dal sindaco Moscherini.
“Come non sostenere la richiesta dell’amico Mecozzi? – afferma l’sponente regionale di Fli Stefano Schiavi – In una situazione come quella italiana dove il rischio default è dietro l’angolo, dove Civitavecchia nonostante le dichiarazioni del Sindaco rischia di dichiarare bancarotta fa davvero impressione assistere alla mancanza di uno degli assessorati che più importanza dovrebbero avere. Invece questa giunta cosa ha fatto, ormai da tempo? Cancella i due assessorati che in tempi di crisi sono il baluardo al tracollo e alla caduta nel baratro. Servizi Sociali e Sviluppo cancellati con un colpo di spugna e mortificati a rango di delega, quindi senza portafoglio né potere di firma per il delegato. Ma come al solito ogni appello al buonsenso cadrà nel vuoto come è accaduto in questi 4 anni e mezzo di amministrazione Moscherini. Un muro di gomma che solo ora, in vista delle elezioni di maggio inizia a calare. Chissà cosa ne penseranno i giovani delle promesse non mantenute, nemmeno una che sia una; chissà cosa ne penseranno gli anziani totalmente abbandonati a loro stessi, nonostante l’encomiabile lavoro dei dipendenti comunali assegnati al servizio sociale che ben poco possono fare in assenza di un assessorato e di fondi. Chissà cosa ne penseranno i disabili, le associazioni di volontariato, i disoccupati e i senza casa”.
“Siamo certi che l’alternativa c’è, ci sarà e sarà premiata – conclude Schiavi – per il semplice motivo che questa città noi tutti abbiamo già dato, anche troppo ed è ora di cambiare. Perché cambiare non è un diritto: è un dovere se vogliamo che Civitavecchia, nonostante la traduzione la indica come città vecchia, torni ad essere una città degna di questo nome. E allora sì alla proposta di Mecozzi per la riapertura dei Servizi Sociali come assessorato e, aggiungiamo noi, riapriamo anche quello allo Sviluppo. Perché senza sviluppo non c’è ripresa e senza ripresa c’è disagio sociale”.