“CSP nasce senza la consultazione delle associazioni dei consumatori”

CIVITAVECCHIA – Lo scorso 3 aprile sembrava che l’Amministratore dott. De Leva e l’Assessora Tuoro volessero, attraverso il coinvolgimento delle Associazioni dei Consumatori, rendere i cittadini parte attiva di quelle che sarebbero state le caratteristiche fondamentali della nascitura NewCo, principalmente riguardo all’assunzione dei lavoratori e al livello di qualità minimo dei servizi.
Avevamo molto apprezzato la volontà di coinvolgere le Associazioni da parte del Comune, a differenza di quanto avveniva con le Amministrazioni precedenti.
In quell’occasione, le Associazioni si erano rese disponibili a dare il proprio contributo alla riorganizzazione delle posizioni lavorative che da Hcs sarebbero dovute confluire in Csp, al fine di garantire e tutelare, nell’ambito degli accordi che si andavano a formare tra la nuova Azienda e i lavoratori, anche la posizione – prioritaria, a nostro avviso – dei cittadini, che sono quelli che, di fatto, pagano e pagheranno gli stipendi a tutti questi lavoratori, ricevendo in cambio servizi disorganizzati e sotto la soglia della decenza.
Queste, infatti, sono le lamentele che quotidianamente, da anni, riceviamo dai cittadini.
E come dare loro torto? La situazione degradante in cui versa la città è innegabile: dal salotto buono della Marina, fino a S.Liborio, passando per i Parchi pubblici, lasciati abbandonati, senza manutenzione alcuna da Città pulita e mai riqualificati (nonostante i proclami dell’Amministrazione sull’accordo fatto con Enel, la quale ha presentato i progetti lo scorso anno per procedere in tal senso, ma che, evidentemente, giacciono inspiegabilmente in qualche cassetto dell’Ufficio Urbanistica, nonostante l’impegno economico fosse a carico di Enel).
A distanza di 2 mesi, i rappresentanti delle Associazioni non sono più stati convocati dall’Amministrazione, mentre apprendiamo esclusivamente dagli organi di stampa, di come l’operazione NewCo sia in dirittura di arrivo, con i lavoratori operai che hanno firmato l’accordo per il trasferimento da Hcs a Csp, mentre gli amministrativi (circa 80) si sono rifiutati di firmare il passaggio. Ne possiamo dedurre che forse sono stati messi in discussione alcuni livelli e posizioni? Ce lo auguriamo, ma certamente tutto avviene in gran segreto, e non sappiamo se, in questo caso, sia stato fatto in modo equo e giusto, in base a competenze e titoli. Certamente, è stato fatto senza coinvolgere i cittadini.
Apprendiamo inoltre che, non avendo trovato l’accordo con questa categoria, una Commissione paritetica della quale ci è oscura la composizione, incontrerà questi lavoratori (che evidentemente vogliono conservare i loro privilegi, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che non hanno firmato il nuovo contratto, con il rischio di restare senza lavoro), per addivenire ad una soluzione (l’ennesimo compromesso?).
Forse, coinvolgere le Associazioni in questo ultimo momento propedeutico alla composizione della nuova Società, avrebbe, seppur tardivamente, avvicinato l’Amministrazione ai cittadini, rendendoli parte attiva nelle decisioni inerenti quella che sarà la compagine di chi amministrerà e lavorerà nei servizi pubblici da ora in poi, anche perché – giova ricordarlo – pur se non ci sono mai state fornite le carte, sappiamo bene che, al fine dell’abbattimento dei costi, una “voce” importante è costituita da stipendi, superminimi e ad personam del personale amministrativo, non certo dagli stipendi milionari degli operatori ecologici.
L’unica cosa che invece i cittadini registrano, sul fronte dei servizi pubblici, è l’arrivo di una bolletta esorbitante relativa alla Tari 2017.
In questo caso, si, che gli utenti vengono resi partecipi dei servizi, ricevendo la missiva direttamente a casa, (con la possibilità di pagare in 4 “comode” rate, ma, in neretto e sottolineato, si “suggerisce” loro di pagare in un’unica rata il 30 giugno!).
Certo, per il pagamento di costi e stipendi, i cittadini sono prontamente chiamati in causa, mentre per la riorganizzazione e l’efficientamento di costi e servizi futuri, non è dato loro di avere voce in capitolo. Tutto sembra, come in passato, essere concordato nelle stanze segrete.

Codacons Civitavecchia: Sabrina De Paolis
Federconsumatori territoriale: GiulioCesare Scotto