CSP, il Gruppo PD: “Si va verso un deficit di 2 milioni a fine anno”

CIVITAVECCHIA – “Una perdita di circa 1 milione di euro nei primi sei mesi del 2022 che per la metà deriva dall’incremento dei costi del personale. Questo è il preoccupante scenario che si osserva per CSP, la municipalizzata interamente posseduta dal Comune di Civitavecchia, che lo scorso anno ha potuto contare su un contributo straordinario di 1 milione trecentocinquantamila per compensare minori ricavi e le maggiori spese dovute all’emergenza Covid”.

Così il Gruppo consiliare del Partito Democratico commenta con preoccupazione la situazione economica di Civitavecchia Servizi Pubblici, rilevando come tuttavia questo finanziamento “una tantum” per l’emergenza Covid non sia stato sufficiente a contenere i costi dell’azienda.

E quindi – sottolinea il Gruppo PD – sempre nel 2021, è stato assegnato un ulteriore contributo di 170 mila euro. Grande soddisfazione suscitò nell’Amministrazione Comunale e tra i vertici CSP, la chiusura del bilancio dello scorso anno con un utile di circa 17 mila euro (!) a fronte, appunto, dei contributi straordinari che sommarono ben 1.520.000. Quest’anno però non ci saranno contributi straordinari e se il trend si confermerà, come pare inevitabile, dovremo aspettarci un deficit strutturale di circa 2 milioni di euro. E si perché, a parte le motivazioni addotte legate alla guerra circa gli aumenti dei costi dei combustibili e delle materie prime, l’aumento della spesa per il personale è dovuto a passaggi di livello (circa 30) e al rinnovo del contratto con costi che continueranno ad incidere dal 2022 in avanti”.

“A questa difficile situazione dei conti – proseguono dal Gruppo consiliare Dem – che abbiamo avuto modo di approfondire con interventi mirati in Consiglio Comunale e per la quale non abbiamo ricevuto risposta, si aggiungono alcuni sconcertanti episodi recenti appresi dalla stampa che, se confermati, debbono essere valutati con estrema severità da chi, nell’azienda e nel Comune, ha il dovere di prendere provvedimenti finalizzati alla tutela dell’immagine e del decoro di CSP. Vogliamo citarne uno per tutti: corrisponde al vero che il massimo dirigente della municipalizzata si è collegato dal proprio ufficio ad una videoconferenza di riunione del Dipartimento nazionale Lavoro di Fratelli d’Italia? E se è vero, lo ha fatto durante l’orario di lavoro? È vero che qualcuno avrebbe l’ardire di autorizzare tale condotta negli uffici pubblici di CSP? Quali approfondimenti si stanno attuando per valutare l’attendibilità e la conseguente gravità di quanto riportato dalla stampa? La Città attende una risposta…”.