CSP, fuoco amico sul Presidente Antonio Carbone. Il PD: “Un indegno valzer di poltrone”

CIVITAVECCHIA – L’Amministrazione comunale ha rimosso l’avvocato Antonio Carbone dalla presidenza di Civitavecchia Servizi Pubblici. La notizia, che circolava già ormai da diverso tempo visti gli attriti sempre più frequenti tra lo stesso Carbone e la maggioranza Tedesco, è stata formalizzata nella giornata di ieri, provocando subito inevitabili reazioni.

Critici sulla decisione dell’Amministrazione gli esponenti locali di Europa Verde. “Più che l’amministrazione del fare siamo di fronte all’amministrazione del revocare – esordiscono in una nota stampa – A meno di due anni dall’insediamento della giunta di centro destra, la municipalizzata si ritrova nell’incertezza della nomina del terzo Presidente. Certamente non serve a mitigare tale scelta, la recentissima nomina del terzo consigliere, rimasto vacante per oltre un anno, Avv. Fabrizio Lungarini a cui vanno i migliori auguri di buon lavoro. Ne avrà certamente bisogno, sempre che riesca a durare più di una primavera, visto il clima. Considerando la necessità di azione e continuità riformatrice di cui avrebbe bisogno la società pubblica restiamo stupiti dalla leggerezza con cui si prendono queste decisioni che rimettono tutto in discussione. Siamo curiosi di conoscere le motivazioni perché vorremo fugare i dubbi che il tutto sia costruito al fine di far fallire definitivamente la società e privatizzarla, cosa a cui certamente l’Avv. Carbone si sarebbe fermamente opposto. Le nostro sono solo supposizioni, speriamo presto smentite, di certo rimane l’immagine di una Giunta e dei suoi poteri gestiti con grande approssimazione e continue toppe, la cui immagine del fare in tempi rapidi è rimasta nelle pagine sbiadite di un dimenticato programma elettorale”

Ancora più duri i toni del Gruppo consiliare del PD: “L’indegno valzer delle poltrone ad opera di questa amministrazione su CSP, rappresenta uno svilente spettacolo sulle spalle di città e lavoratori di cui la maggioranza si dovrebbe vergognare ed a cui dovrebbe, una volta per tutte, porre fine. Perenne spartizione dei cda, Presidenze promesse, assegnate e poi ritirate per logiche di equilibri di potere che cambiano di continuo. Sarebbe questo il cambiamento dell’era Tedesco? Se il sindaco stesso ammette di aver fatto una scelta sbagliata, ci auguriamo che per futuro faccia scelte di meritocrazia e non dettate da altri criteri”.

Calca la mano il Gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle: “Sono passati ormai quasi due anni dall’insediamento dell’attuale maggioranza eppure a tenere banco nel dibattito politico cittadino non sono progetti, visioni, programmi ma sempre e solo le poltrone. Revoche e poltrone. Anche quando le nomine sono state effettuate dal Sindaco Tedesco in persona ciò non impedisce all’attuale risicata maggioranza di procedere a revoche. Dopo aver reso di fatto impossibile il lavoro del presidente De Leva, da noi nominato in seguito ad un avviso pubblico per titoli, a quanto pare anche Carbone, nominato  sulla fiducia, non ha avuto vita semplice. Csp ha vissuto un anno di continui litigi che hanno portato ad una pericolosa inerzia. Civitavecchia ed i civitavecchiesi pagano, e pagheranno sempre più, le tristi logiche spartitorie e non meritocratiche che contraddistinguono le nomine del Sindaco. In appena 2 anni di mandato siamo a tre giunte comunali e a breve a tre presidenti di Csp: scelte le cui motivazioni non sono mai nemmeno state spiegate alla cittadinanza (così come la cacciata dell’assessore alle partecipate Grasso) alla faccia della trasparenza. Di certo non il miglior modo per lavorare seriamente e con la programmazione che Civitavecchia meriterebbe”.