“Crede davvero il sindaco di aver compiuto un gesto da paladino della legalità?”

CIVITAVECCHIA – È questa la nuova frontiera dei grillini convertiti alle ragioni gialloverdi di un Governo di chiara matrice omofoba? Sono questi i nuovi metodi di un sindaco che in quattro anni ce l’ha messa veramente tutta per arrivare a toccare picchi preoccupanti di impopolarità? Quello che ha fatto Cozzolino è di una gravità disarmante: filmare un uomo con evidenti disturbi, intento a rovistare tra i rifiuti di un cassonetto, aggiungendo come colonna sonora al video la sua voce autorevole mentre lancia accuse e minaccia punizioni esemplari, è solo la punta dell’iceberg per un sindaco ormai al capolinea.
Postare poi il tutto sui social, col chiaro intento di dimostrare chissà quale risultato raggiunto sotto il profilo della tutela ambientale è allo stesso tempo patetico e disgustoso. Crede davvero il sindaco di aver compiuto un gesto da paladino della legalità?
Magari il video farà presa sui soliti quattro amici al bar del M5S, magari servirà a compiacere i nuovi compagni di viaggio salviniani, ma come può sentirsi un uomo delle istituzioni che dopo essersi piegato per quattro anni a ogni prova di forza politica, oggi rivendica con orgoglio un gesto del quale invece dovrebbe solo vergognarsi?
È forse questa la risposta ambientalista che il sindaco dà ai cittadini che ancora aspettano la differenziata? È forse questa la risposta ambientalista che il sindaco dà ai civitavecchiesi che in lui hanno confidato per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento delle centrali, dei fumi del porto, di un cementificio dismesso e mai bonificato? È forse questa la risposta ambientalista che il sindaco dà a chi da giorni pretende una posizione netta contro la discarica di Fosso Crepacuore, evitando i soliti teatrini di bassa politica attrezzati ogni volta per prendere tempo, per evitare di esporsi e decidere, per non inimicarsi i potenti di turno?
Un video nel quale confonde addirittura un chiaro problema da servizi sociali con chissà quale reato ambientale.
E tutto questo mentre la città che dovrebbe governare sta andando a fondo, esposta a ogni vento di prevaricazione romana, vittima ogni giorno di beceri giochi politici e di vigliacche aggressioni senza un’amministrazione capace di difenderla.
Conservi pure la sua piccola soddisfazione Cozzolino, faccia pure la parte del leone con chi andrebbe aiutato e non crocifisso. Continui a impegnarsi per non scontentare Enel, Autorità portuale, Tirreno Power, Italcementi e chi più ne ha più ne metta, tanto “il problema di Palermo è il traffico” e allo stesso modo “i disastri ambientali di Civitavecchia sono riconducibili a un uomo con evidenti problemi che rovista tra i rifiuti”.
Lo aspetteremo al varco, smaschereremo uno per uno gli impegni presi e non mantenuti sui temi ambientali, accartocceremo gli alibi improbabili tirati fuori ogni volta per nascondere lacune spaventose che alcune volte sanno di giustizialismo, altre invece di incapacità e presunzione. E gli presenteremo il conto, un conto salatissimo per un sindaco che in questa città ha ammazzato anche la speranza, lontano dai bisogni della gente, spalleggiato da quanto di peggio la politica civitavecchiese abbia mai espresso. E ciò che è peggio, forte con i deboli e debole con i forti.

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