“Contro i furti serve anche la collaborazione dei cittadini”

S. GordianoCIVITAVECCHIA – Non ho partecipato all’incontro convocato dal sindaco Moscherini sull’emergenza furti nonostante, come tutti gli abitanti di Boccelle e San Gordiano, io sia molto preoccupato. Allarmato da questa inarrestabile escalation che ormai sta portando questi due quartieri di Civitavecchia sui livelli di altre realtà, dove la violazione ed il saccheggio delle abitazioni è purtroppo un dato consolidato e vissuto come una paura quotidiana.
Non ci sono andato per non innescare una probabile polemica che avrebbe dato il senso di una ennesima baruffa tra maggioranza e opposizione perché ritengo che la questione non debba essere affrontata ponendo la politica, e lo stesso sindaco, come interlocutore principale del problema.
Il sindaco deve fare la sua parte e non può pensare di scaricare le proprie responsabilità sulle forze dell’ordine e sulle scarse risorse oggi disponibili. Vuole armare i vigili urbani? Bene, lo faccia in fretta. Avrà anche il nostro voto quando porterà la delibera in Consiglio Comunale. Le telecamere? Benissimo ma agisca subito. Dice che vuole istituire il vigile di quartiere? Sono anni che sentiamo ripetere questa promessa come un ritornello che riaffiora nei momenti in cui serve di togliersi dagli impacci.
Secondo me il sindaco potrebbe fare di più ponendo, per esempio, molta più attenzione alla pubblica illuminazione (primo deterrente per chi vuole rimanere nascosto dal buio) che risulta scarsa o addirittura assente in alcune zone dei quartieri colpiti (faccia un sopralluogo in via Maestrale, via Tassarotti, via Boccelle vecchia…).
Il primo cittadino potrebbe poi studiare una ipotesi di turnazione (magari con incentivi durante gli orari notturni) che possa consentire alla nostra polizia municipale di essere disponibile in città almeno fino alla mezzanotte. Questo permetterebbe alle altre forze dell’ordine di non doversi dividere tra le chiamate per tamponamenti, schiamazzi notturni, la presenza fuori dai locali notturni più frequentati o altre routine che i vigili possono svolgere egregiamente.
Infine un consiglio a tutti i miei concittadini: gli interlocutori per questi tematiche specifiche sono essenzialmente la Polizia di Stato e i Carabinieri che, senza l’assillo di essere rieletti, lavorano con discrezione e ricevono anche le delegazioni quando i problemi sono ricorrenti e condivisi da tanti.
In conclusione, oltre alle tradizionali misure antiladro che ognuno sente il bisogno di attuare, sarebbe importante ritrovare anche un sano senso civico che possa aiutare le forze dell’ordine a muoversi preventivamente. Un’auto o un furgone sospetto che gira e rigira nella stessa zona o staziona con persone che danno l’idea di stare a fare un “sopralluogo”. Individui sconosciuti che anche di giorno, in orari lavorativi, girano nel quartiere sbirciando nelle proprietà altrui, possono essere elementi validi per una segnalazione di un numero di targa, di una richiesta di intervento che talvolta riesce a prevenire il successivo furto. Se si sente un allarme, anche se purtroppo siamo abituati a quelle sirene, vale la pena uscire e dare un’occhiata per capire il perché sia scattato. Rimanere chiusi in casa perchè tanto non è il mio che sta suonando, dimostra poca generosità e lungimiranza.

Marco Piendibene