“Con questi tagli sono a rischio i livelli essenziali di assistenza”

CIVITAVECCHIA – “Qualche giorno fa abbiamo assistito alla bocciatura del piano aziendale proposto dalla Direzione Generale ASL RMF all’assemblea dei sindaci del territorio presieduta dal nostro portavoce sindaco Antonio Cozzolino il quale, evidenziando specifiche criticità, ha rimandato alla prossima conferenza del 4 novembre l’eventuale approvazione dell’atto, vincolandola alle modifiche necessarie da apportare per il superamento delle stesse e che dovrà, a seguito della proroga concessa il 15 ottobre dal Commissario ad Acta, essere presentato al cospetto dei vertici regionali entro il 15 novembre.
Chiare le dichiarazioni in conferenza stampa del nostro primo cittadino, ulteriormente illustrate dal portavoce consigliere Fulvio Floccari, che ha ben spiegato le richieste pentastellate alle quali, a giorni, la ASL dovrà rispondere per migliorare un servizio che dovrà diventare di maggiore efficienza e qualità per i cittadini.
Oncologia, Dipartimento Emergenza Urgenza e Accettazione (pronto soccorso), Pediatria e Chirurgia Vascolare i punti nevralgici ai quali l’azienda è chiamata a dare risposte e, conseguentemente, il Governatore della Regione Lazio Zingaretti. Un politico che, fino ad oggi, ha dato prova di non saper gestire responsabilmente il Piano di Rientro che da anni soffoca il nostro servizio sanitario, giustificando decisioni dirette solo verso una poltica fatta di tagli ai posti letto e servizi, e distribuendo risorse umane ed economiche in modo irrazionale.
I 320.000 residenti che conta il comprensorio asservito dalla ASL RMF, più i circa 12.000 crocieristi, che quotidianamente afferiscono allo scalo portuale civitavecchiese e non ultimo la paventata ipotesi di arrivo di un sostanzioso numero di migranti nella nostra città, considerate le attuali condizioni della sanità territoriale, costretta a subire tagli ad oltranza ed a operare sotto organico, sono dati, che mettono gravemente e costantemente a rischio la capacità di fruibilità dei servizi sanitari e i livelli essenziali di assistenza al cittadino.
Dopo questa escalation di cifre sentiamo anche il dovere di ricordare la situazione dei circa cento dipendenti sanitari con contratto di lavoro a tempo determinato in scadenza al 31 dicembre 2015, che da anni lavorano sotto la continua promessa di stabilizzazione, mai mantenuta per manifesta incapacità delle istituzioni sempre terribilmente assenti e di un blocco del turn-over, che ha contribuito a diminuire drasticamente negli ultimi tre anni la spesa per il personale sanitario, fondamentale nella tenuta di un servizio impegnato a rispondere alle numerosissime richieste di un territorio con un utenza importante, come quelli descritti in precedenza.
Invitiamo Zingaretti e tutto il PD ad agire con senso di responsabilità e correttezza e, se proprio vogliono tagliare, si taglino gli stipendi e i privilegi seguendo l’esempio del nostro portavoce Devid Porrello e di tutti gli altri consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.”

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