Commercianti del centro storico furibondi con l’Amministrazione

corso marconiCIVITAVECCHIA – Erano stati i principali sostenitori del Sindaco Moscherini e della sua Giunta, ora è rottura totale anche con loro. La nuova sortita degli esercenti a sede fissa del centro storico è una vera e propria accusa di incapacità e menefreghismo nei confronti dell’Amministrazione comunale, oltre che un grido di rabbia e a tratti di incredulità per la situazione di emergenza in cui si trovano ormai da diversi mesi. Sotto accusa la costante e continua chiusura di pezzi del centro storico per la realizzazione di vari lavori e quella che viene definita una totale assenza di programmazione degli interventi che, senza parcheggi e con una viabilità impazzita, riduce ogni giorno di più la clientela condannando i commercianti ad una crisi nera.
“Ora hanno chiuso anche piazza Calamatta – si sfogano gli esercenti a sede fissa del centro – I nostri clienti non riescono più a venire al mercato, con sempre meno parcheggi ed una giungla di cantieri da affrontare, noi registriamo riduzioni medie del 50% degli incassi, e i lavori di riqualificazione non sono ancora partiti. Ecco, in sintesi, la fotografia di questa triste condizione: abbiamo le tasche economicamente vuote, ma le abbiamo piene delle chiacchiere di pseudo-delegati e di mediocri amministratori locali. Vorremmo capire come si fa anche solo a pensare di gestire risorse pubbliche senza tenere in minimo conto le esigenze dei cittadini, senza alcuna sensata programmazione.
Non pretendiamo fenomeni, vorremmo semplicemente che chi amministra lo faccia con raziocinio o, senza esigere così tanto, almeno con senso pratico: non ci voleva un genio per capire che i cantieri di manutenzione delle strade nella zona in cui insiste il mercato storico, e in cui si concentra buona parte del commercio cittadino, andavano svolti in un altro momento, rispetto al periodo della contingente delocalizzazione delle attività. Anche i più disattenti possono vedere che, in questo momento, i cantieri di tutta la città si concentrano su un’unica zona, bloccandone la viabilità, condizionandone l’accessibilità e comprimendone drasticamente l’offerta di parcheggi: questo è un vero e proprio attentato, consumato nei confronti di centinaia di commercianti, da chi opera con un pressapochismo ed un’inadeguatezza vergognos”i.
Il discorso della mancata programmazione riguarda anche la questione dei permessi: “Se non fossimo a Civitavecchia, stenteremmo a credere che si possa transennare per mesi l’intera zona mercatale, senza avere ancora le autorizzazioni per procedere alla riqualificazione – proseguono –
Programmazione assente anche per i parcheggi, delittuosamente sottratti, a più riprese, ai nostri clienti: quando si pianifica un’opera di interesse pubblico che va a limitare le aree di sosta, se ne deve prevedere in anticipo la compensazione in un’altra zona, ovviamente funzionale alle esigenze dei fruitori di quei parcheggi. E invece vediamo occupare quasi tutta la trincea, chiudere la Marina, aprire i cantieri, su via Doria, poi su Piazza del Conservatorio, su via Mazzini ed ora su piazza Calamatta e alla Madonnina: dai, avanti così, all’insegna del chissenefrega”.
Stante questa situazione di estrema difficoltà, la richiesta degli esercenti al Sindaco e all’Amministrazione Comunale è perentoria: “Chiediamo concrete misure di ausilio a tutta la categoria di commercianti del mercato storico, misure compensative, almeno in parte, l’enorme danno che ci hanno procurato. Non si ascolteranno chiacchiere, non si accetteranno scuse, né soluzioni che sanno di presa in giro. Altri Comuni hanno messo in atto per gli esercenti agevolazioni economiche per i disagi da cantiere, altri Comuni hanno trovato contributi provinciali e regionali per la nostra categoria: si attivino Assessori e Consiglieri, il tempo a loro non manca”.