Comitato usi civici: “L’Agraria soccombente in un’ulteriore causa contro un gruppo di cittadini”

CIVITAVECCHIA – Dal Comitato usi civici Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:

“Il 13 dicembre con la sentenza n° 285 si è conclusa una causa demaniale iniziata nel 2015 contro 29 cittadini che hanno visto riconosciuti i loro diritti contro le pretese dell’Università Agraria di Civitavecchia. Il giudice dichiara “soccombente” la U.A. e condanna la stessa a tutte le spese legali dei sei anni di dibattimento, pari ad un importo forfettario di 15000 euro e al pagamento del perito del tribunale, spese che complessivamente potrebbero superare i 25000 euro andando ad aggravare il già pesante bilancio preventivo 2021 che per spese legali e periti già prevede l’enorme cifra di 450 mila euro.
Questa ulteriore vittoria dà fiducia ai tanti cittadini che sono in causa presso il Commissariato agli usi civici ed attendono la conclusione dei dibattimenti non volendosi piegare alle assurde richieste del locale ente agrario che nei comunicati sbandiera di operare per la garanzia dei diritti della collettività, ma nella sostanza continua caparbiamente a negare l’evidenza ignorando tutta la mole di documentazione, ormai accettata da giudici e periti terzi, che dimostra la allodialità dei terreni sul nostro territorio. Questo accanimento legale dei tre amministratori De Paolis, Crisostomi e Delmirani contro cittadini, contro ogni logica e contro la verità che è emersa, si configura ormai come sperpero di denaro della nostra collettività. Non va infatti dimenticato che l’ente agrario amministra risorse che sono dei cittadini e non dovrebbe intraprendere azioni legali, dispendiose e perdenti a priori, al solo scopo di ritardare le sentenze e scoraggiare chi ha intenzione di ricorrere. Questo ente di Civitavecchia dopo avere, principalmente negli anni 60/70 del ‘900, depauperato i beni della collettività riducendo il patrimonio da 1500 ettari a circa 400, assegnato terre in modo opaco a persone il cui fine principale non è la gestione diretta delle terre per la propria sussistenza, tanto è che non lo coltivano e spesso rivendono le terre a prezzi ben diversi dopo l’affrancazione, permesso la ricostituzione di nuovi piccoli latifondi (ancora oggi con questa ultima amministrazione peraltro decaduta), oggi amministra malamente le poche risorse restanti. Lo dimostrano le illusorie notizie relative al bilancio pubblicate qualche giorno fa dall’Università agraria con tanta enfasi: ”L’Agraria approva i conti 2020: il bilancio si chiude con un attivo di 13 mila euro”. Infatti basta una causa persa per vanificare l’attivo di bilancio di un anno dell’ente e si continua ad insistere con un enorme contenzioso e altrettanto grandi cifre per legali e periti. Non sarebbe più corretto e vantaggioso per tutti se l’agraria riconoscesse quello che ormai appare chiaro dalla documentazione e dai processi?
Senza contare poi che il bilancio 2020 è stato positivo di appena 13000 euro solo perché sono stati conteggiati in positivo 360000 euro di crediti in buona parte inesigibili! Altro che vantarsi, come fa l’ente, di “ attività, silenti ma incisive, portate avanti per riallineare i conti dell’Ente e ripulire ogni attività dalle situazioni opache che frenavano lo sviluppo“. Anche l’unico possibile fiore all’occhiello dell’ente agrario e cioè l’azienda zootecnica è in perdita per 153906 euro , come risulta dalla nota integrativa al bilancio consuntivo 2020, e perciò non si vede proprio dove sia il risanamento.
Per concludere invitiamo i cittadini ad essere fiduciosi per le notizie relative alle cause che si stanno positivamente concludendo e invitiamo, come al solito, i tre amministratori del comitato esecutivo a non diffondere notizie illusorie, a fermare i contenziosi ed a convocare al più presto regolari elezioni, dato che le loro cariche sono ormai scadute dall’aprile 2020″.

Comitato Usi civici Civitavecchia