Codici a Cozzolino: “Come saranno i nuovi servizi pubblici?”

CIVITAVECCHIA – Mentre giustamente molti Cittadini di Civitavecchia sono preoccupati per il destino di HCS, e seguono con attenzione gli incontri fra Comune e Sindacati, perché da quelli dipende il lavoro, e quindi il futuro delle loro famiglie, o di loro parenti o amici, nulla si è detto ancora sulla New.Co. a cui verranno affidati i servizi pubblici di Civitavecchia.
Sappiamo, infatti, che si discute di un “Piano Industriale” (in pratica il “lavoro” che andranno a fare quelli che passeranno da HCS alla NewCo) e quindi di costi per svolgere i servizi, ma com’è possibile stabilirlo senza prima determinare come questi servizi debbano essere svolti?
E’ come se il nostro Amministratore di Condominio dovesse richiedere i preventivi per la pulizia del nostro palazzo senza dire alle Aziende quante volte alla settimana devono essere spazzate le scale, quante volte devono essere lavate, quante volte dovranno essere puliti i vetri del palazzo e se vogliamo o no che passino la cera. Ovviamente i costi cambiamo, ed è impossibile fare un preventivo quando non si conosce cosa il committente richiede.
Possiamo sempre fare all’Azienda il discorso: “Noi questo possiamo pagare, vedi tu cosa puoi fare” (ed è quello che si dice cercando solo di contenere il costo del lavoro) … ma poi non possiamo lamentarci se il palazzo è sporco.
Visto che, nonostante i costi esorbitanti di HCS, il “Palazzo Civitavecchia” è già sporco, visto che il Trasporto Pubblico Locale sembra potersi risollevare solo con i pullman pagati da ENEL, e visti i problemi con l’Acqua, ci chiediamo: è questo il livello dei servizi pubblici che il Comune vuole richiedere alla New.Co? E ci si stupisce se i Cittadini protestano e non vogliono pagare le bollette?
Ma certamente il Sindaco e la Giunta della “trasparenza”, ed i 5 stelle, “veri” o “falsi” che siano visto che a Civitavecchia discutono tra loro da mesi su chi sia più “grillino”, si saranno posti la questione e non avranno problemi a rispondere a chi chiede spiegazioni.
E invece NO!
Lo Sportello Codici, già dal 22 dicembre dello scorso anno, ha inviato formale richiesta di ricevere “copia delle direttive di indirizzo relative ai servizi in via di affidamento e di ogni e qualsiasi documento prodotto dal quale si evincano le modalità di futuro svolgimento dei servizi in narrativa”. E’ stato inoltre richiesto di convocare la Consulta dei Consumatori proprio per discutere su come saranno organizzati i servizi pubblici.
La richiesta è stata inviata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Comunale, agli Assessori al Bilancio, ai Rapporti con le Associazioni ed a quello alla Gestione delle Partecipare … nessuno ha risposto.
La nostra Associazione, le oltre mille famiglie dei nostri soci e, riteniamo di poter dire, la Città tutta vuole salvare i posti di lavoro, ma non per questo è disposta a sostenere oltre un livello di servizi infimo ed, in molte zone, praticamente inesistente.
Sindaco, visto che le comunicazioni formali sembra non leggerle, siamo a chiederle pubblicamente: quando verrà convocata la Consulta dei Consumatori? Quando si parlerà di livelli minimi di servizio, di penali nel caso la partecipata non svolga bene il proprio lavoro, di ristoro ai cittadini danneggiati dalle buche nelle strade, dall’Acqua che manca, dagli autobus che non passano, e dei mille altri problemi che i Cittadini ben conoscono?
Noi siamo qui, al suo fianco per aiutarla nel caso decidesse di affrontare con serietà la tematica dei servizi pubblici, o al fianco dei Cittadini nel caso decidesse di continuare ad ignorali.
Da Candidato aveva promesso di tenere nel giusto conto le Associazioni di Consumatori … lo ha fatto solo sul problema dell’arsenico nell’Acqua, che interessava alla “vena ambientalista” del M5S di Civitavecchia, oppure (metodo vecchia politica), quando qualche rappresentante delle Associazioni è venuto a bussare alla sua porta.
Sindaco, lei ha istituito un tavolo, previsto dalla legge, per permettere alle Associazioni di Consumatori di essere consultate e di esprimere il loro parere: la Consulta dei Consumatori. Intende renderla attiva e operativa, o era solo demagogia?

Sportello Codici