Clima rovente in vista delle Primarie

i muliniCIVITAVECCHIA – A poco meno da una settimana dal voto le Primarie del centrosinistra surriscaldano l’ambiente politico. Ad accendere la miccia la denuncia dei Giovani democratici che si dicono sicuri di un tentativo del centrodestra cittadino di inquinare le elezioni “mandando i suoi iscritti a votare”. “La loro intenzione – si legge in una nota dei Giovani democratici – è quella di  falsare il contenuto politico e democratico di questa forma di partecipazione diretta che è propria della Sinistra e non delle destre. Si tratta, quindi, di un subdolo tentativo di delegittimare le Primarie che restano una delle poche libere espressioni rimaste alla gente di partecipare attivamente alla politica, scegliendo direttamente il candidato anziché delegare la cosa ai partiti. Una prassi democratica che è estranea, soprattutto, al Centrodestra della nostra città. Dal canto nostro come Centrosinistra ci avviciniamo, al 28 e 29 gennaio come ad una vera e propria Festa della democrazia e della partecipazione. C’è un seggio unico una Commissione e un Regolamento condiviso in ogni sua parte e che ha in sé tutte le caratteristiche per scongiurare qualsiasi pericolo di inquinamento da destra. Basterà che a Civitavecchia – concludono – venga applicato e siamo sicuro che, conoscendo le forze sane in campo per il bene della città, sarà così”.
A questa accusa risponde però per le rime il Direttivo de la Destra, secondo cui “la polemica creata ad arte da parte dei rappresentanti del Partito democratico è risibile e  grottesco”. “Il Pd – rispondo in un’altra nota stampa -ha la presunzione di voler governare Civitavecchia e non è in grado di organizzare neanche una convention elettiva del proprio candidato a sindaco. Prima se la sono presa con il consigliere Guerrini intimandogli di fare  un passo in dietro sulla candidatura a sindaco, poi viste le polemiche lo hanno reinserito. Poi hanno fatto polemica sulle date e sui seggi elettorali delle primarie, poi se la sono presa con Luciani chiedendogli trasparenza politica, adesso se la prendono con il centro destra per un fantomatico complotto”.
Sulla stessa linea il commento della Giovane Italia, che definisce l’accusa dei giovani del Pd “una vera barzelletta” e contrattacca: “E’ quanto meno opportuno sottolineare che si sta verificando l’esatto contrario rispetto a quanto affermano i Giovani Democratici: – rispondono dall’organizzazione giovanile del Pdl – in questi giorni, molti iscritti ed elettori di comprovata fede di centrodestra si sono rivolti ai dirigenti ed ai consiglieri comunali di riferimento, rivelando di essere stati contattati telefonicamente e con sms da candidati alle primarie e dai loro staff,  che li hanno invitati a partecipare alla competizione del 28 e 29 gennaio. Noi della Giovane Italia, troviamo semplicemente scandaloso che gli esponenti del centrosinistra proseguano a contattare nostri elettori e nel contempo ci accusino di un tentativo d’inquinamento delle primarie. Detto ciò, cogliamo l’occasione per invitare ogni elettore o cittadino che si riconosce nel centrodestra ad astenersi assolutamente dal partecipare all’appuntamento del centrosinistra e di non andare votare per nessuno dei candidati alle primarie”.
Si chiede invece quanto spendano per le elezioni Primarie alcuni candidati il Consigliere comunale del Pdl Annita Cecchi. “Nonostante i buoni propositi del centrosinistra e di alcuni suoi candidati non credo che la parsimonia nella coalizione della ‘fratellanza di sinistra’ la faccia da regina – dichiara – Sebbene i cinque candidati alle primarie hanno firmato un regolamento ed un codice etico in cui sono fissate le regole del gioco elettorale, sembra che qualcuno si senta al di sopra di queste norme o almeno ci provi. Risulta, infatti, che qualche candidato stia mettendo in campo una gran quantità di risorse economiche per la propria candidatura. Ecco così comparire sedi elettorali al centro della città con affitti esorbitanti, manifesti giganti con slogan inneggianti al futuro, pubblicità affidate a costi stellari. Insomma, sembra che le regole del gioco non siano più le stesse. Quello che mi chiedo dunque – conclude la Cecchi – è se esiste veramente qualcuno nel Comitato di Vigilanza per le primarie che si possa rendere conto del fatto che un candidato sta superando i limiti di badget previsti dal regolamento?”.