“Civitavecchia e lo sport dell’abbandono incontrollato dei rifiuti”

CIVITAVECCHIA – Dal Gruppo civico indipendente Sicurezza e decoro urbano riceviamo e pubblichiamo:

“Negli ultimi anni, le istituzioni e le popolazioni di tutto il mondo, stanno finalmente prendendo sempre più coscienza, della impellente necessità di una maggiore attenzione nei confronti dell’ambiente, ove i problemi più significativi, sono le varie forme d’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque, compreso quello derivante dal non corretto smaltimento della grande mole e del diverso genere dei rifiuti prodotti giornalmente dall’intera umanità.
Ma, a quanto pare, ci sono ancora alcuni individui ai quali proprio il problema non sfiora neanche minimamente. E’ anche il caso del frequente abbandono incontrollato dei rifiuti, che da tempo sta interessando il territorio della nostra Città.
In particolare, sono state prese di mira zone periferiche, come, tanto per esempio, nei casi di via dei Rocchi e via Terme di Traiano, immortalati nelle foto. Seppur tuttavia, da varie lamentele pervenute, sembrerebbe che il fenomeno interesserebbe anche altre aree più centrali della Città e che sarebbe particolarmente accentuato, in occasione del giorno in cui viene effettuata la raccolta dei rifiuti indifferenziati.
Senza nulla voler togliere all’attività investigativa di chi di dovere, a prima vista, sembrerebbe quasi sia la stessa mano. Rifiuti abbandonati in grossi sacchi di colore nero, non trasparenti, inzeppati fino alla loro estremità e chiusi molto verosimilmente, in modo analogo tra loro, e che in taluni casi, non vengono raccolti e lasciati sul posto per giorni e giorni, se non dopo innumerevoli solleciti.
Viene logico pensare, che tali gravi azioni, possano essere commesse da individui che potrebbero dimorare in una residenza costruita abusivamente e/o che comunque, che non siano in regola con la loro residenza e per questo totalmente sconosciute all’archivio dei contribuenti, con particolare riferimento a quello relativo alla TARI, ma anche alla più remota possibilità, tuttavia ipotizzabile, dell’opera della mano di persone sottoposte ad isolamento domiciliare ed a quella di soggetti provenienti da altre città.
Nel penultimo caso, la gravità del fatto, sarebbe ovviamente molto maggiore, atteso che i rifiuti contenuti nei sacchi, potrebbero contenere materiali contaminati e quindi pericolosi per la collettività, visto il particolare periodo che stiamo vivendo.
Senza considerare poi il fatto, che tali sacchi potrebbero contenere rifiuti speciali che per legge, andrebbero opportunamente smaltiti, a seconda del loro grado di pericolosità, così come previsto dal Testo Unico Ambientale e dagli appositi allegati.
Allora, che dire? Fermo restando l’ovvia necessità dell’intensificazione dei controlli del caso, da effettuarsi per quanto possibile anche in orario notturno e nelle prime ore del mattino, per i quali, oltre all’installazione di sistemi di video-sorveglianza anche dinamici e gli organi istituzionali preposti, potrebbero essere utilizzati in supporto i volontari dei vari gruppi cittadini di guardie ecologiche, costituiti da ottimi elementi, abilitati a tali controlli ed anche all’accertamento ed alla contestazione degli illeciti ai responsabili e con l’aiuto di appositi operatori, ricercando altresì all’interno dei sacchi, eventuali indizi (oggetti, scritti e quant’altro), che possano ricondurre all’autore materiale dell’illecito.
Non è possibile che un’intera città, debba essere preda di vandali ed incivili e rimanere per questo in loro ostaggio e soprattutto che i costi necessari alle attività di bonifica dei luoghi interessati dall’abbandono illecito dei rifiuti, debbano ricadere sull’intera collettività”.

Gruppo civico indipendente Sicurezza e decoro urbano