“Civitavecchia c’è” boccia la politica economica dell’Amministrazione Tidei

CIVITAVECCHIA – Civitavecchia C’è boccia la politica economica dell’Amministrazione Tidei. Lo fa attraverso una nota stampa in cui critica le scelte operate in questi mesi da Palazzo del Pincio, ritenendole eccessivamente punitive per le tasche dei cittadini, con particolare riferimento all’aumento di tasse e tariffe, in un contesto di rincari nazionali del Governo Monti già di per sé penalizzanti per i consumatori.
“Il rincaro delle aliquote comunali dell’Imu rispetto a quelle nazionali di un punto e mezzo sulla prima casa, di due punti sulle seconde case e di tre punti sugli immobili iscritti a gruppo catastale D sono notevoli – afferma a nome dell’associazione il Presidente Roberto Melchiorri – In particolare riteniamo del tutto ingiustificata l’aliquota applicata sulla prima casa, visto che grava soprattutto su quei lavoratori che hanno investito i loro risparmi e si sono accollati esosi mutui per l’acquisto della propria abitazione, anche nella convinzione di uno stipendio ora in discussione stante il protrarsi della crisi in cui versa la Nazione, tant’è che l’aumento dell’aliquota base è stato attuato solo da pochissimi Comuni. Conseguentemente a quanto sopra, era almeno da evitare l’ulteriore balzello di €. 60,00 da versare ad aprile 2013 riguardante la TIA 2012 gravata dell’ Iva. Un balzello quest’ultimo che il Comune introiterà in maniera ridotta a causa di interessi per la relativa anticipazione, costi di riscossione e di eventuali rimborsi, in quanto non potrà essere compensata. Infatti, dal primo gennaio 2013 la Tia verrà sostituita dalla Tares, nuovo tributo che per legge dovrà coprire integralmente non solo i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma anche quelli dei servizi comunali ‘indivisibili’, come l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade2.
Civitavecchia c’è censura poi “l’assoluto silenzio in materia dell’Assessore alle Finanze, che a nostro parere avrebbe dovuto sviscerare le problematiche dell’intero argomento a chi di dovere ed a tutti i cittadini”. “Credevamo di essere salvaguardati da aumenti fiscali – prosegue Melchiorri – in quanto l’allora candidato Sindaco in campagna elettorale ed in particolare in un articolo del 18.5.2012 proclamava: ‘fisco amico e bollette più leggere-entro i primi 30 giorni varerò il condono’. Lo credevamo anche perché nell’attuale amministrazione sono presenti tutte le forze politiche della sinistra ed in particolare Sel con il Vice Sindaco, un Assessore e tre Consiglieri Comunali che da sempre affermano di avere nel Dna la difesa del cittadino”.
“Per quanto riguarda il bisogno del recupero dei soldi indispensabili a garantire lo stipendio dei dipendenti della Hcs – conclude – pensiamo che lo scopo sia giusto ma che a saldo invariato nelle poste di bilancio si dovevano trovare valide alternative”.