Civitavecchia Bene Comune al PD: “Che senso ha dialogare con quella Regione che non ci ascolta?”

CIVITAVECCHIA – Da Civitavecchia Bene Comune riceviamo e pubblichiamo:

Abbiamo appreso con molto stupore, e anche con un pizzico di fastidio, che il 29 luglio, all’interno della locale Festa dell’Unità, si svolgerà un’iniziativa pubblica dal titolo “La Regione incontra i cittadini”. Un’iniziativa che, tra i vari relatori, avrà anche Daniele Leodori e Alessio D’Amato, rispettivamente Vicepresidente della Regione Lazio il primo e Assessore alla Sanità il secondo.
Si tratta di un’iniziativa paradossale e provocatoria. Un’iniziativa che invita la cittadinanza ad un dialogo fuori tempo massimo con una Regione Lazio che non ha mai saputo o voluto dialogare veramente con il comprensorio di Civitavecchia. Un’iniziativa che arriva, tra l’altro, all’indomani di atti amministrativi vergognosi attraverso i quali, proprio la Regione Lazio, sta provando in tutti i modi ad autorizzare la realizzazione dell’ormai tristemente noto Biodigestore per il trattamento di 120.000 tonnellate di rifiuti umidi all’anno, in barba ai pareri negativi espressi in sede di conferenza dei servizi da parte del Comune di Civitavecchia, della Soprintendenza e soprattutto della Asl RM4.
Un’iniziativa infelice, indiscutibilmente fuori dal contesto in cui viene proposta e che dimentica, colpevolmente, quanto in realtà proprio i rappresentanti della giunta regionale – a partire dal governatore Zingaretti – si siano prodigati in queste ultime settimane per convincere noi ed i nostri concittadini che gli atti autorizzativi afferenti al biodigestore non dipendano in realtà da scelte politiche, ma esclusivamente dall’operato degli uffici tecnici regionali. Si tratta ovviamente di balle, ma proprio in virtù di queste continue ed irriverenti dichiarazioni ci chiediamo e chiediamo agli organizzatori dell’iniziativa: se la politica non ha nessun ruolo nelle scelte amministrative di una regione anche quando queste riguardano lo stato di salute e l’equilibrio ambientale di un intero comprensorio, che senso ha dialogare con la politica e nello specifico con Leodori e D’Amato? Se la giunta regionale ha più volte dimostrato di fregarsene del parere espresso della nostra comunità ignorando sistematicamente sia l’opposizione al biodigestore arrivata dalla piazza, sia il diniego ufficiale delle istituzionali locali, come pensano di essere credibili adesso certi personaggi? Ma quale dialogo costruttivo e credibile si potrebbe impostare con questi due?
Sia chiaro e a scanso d’equivoci, per quanto ci riguarda non abbiamo nessuna intenzione di mettere in discussione la legittimità da parte di un partito o di una forza politica di invitare a Civitavecchia chicchessia. Sappia però il Partito Democratico di Civitavecchia, che pure è stato parte integrante nella battaglia contro il biodigestore, che chi per mesi ha ignorato il nostro comprensorio, chi non ha mai detto una parola contro il biodigestore e anzi lo ha di fatto autorizzato, chi ha avuto il fegato di ignorare il parere della ASL, oltre a quello di centinaia di cittadini e cittadine scese in piazza in questi mesi per chiedere un comprensorio finalmente libero dalle fonti inquinanti, non sarà mai il benvenuto nella nostra città.
Auspichiamo pertanto che il PD – il quale ovviamente non ha bisogno dei nostri consigli – ripensi alla sua iniziativa. Chi ha sempre chiuso la porta in faccia alle istanze reali della cittadinanza, compresi quanti fanno parte del proprio partito, non può improvvisamente riscoprirsi disponibile al dialogo. Non sarebbe credibile e, soprattutto, non sarebbe utile alla nostra città e al nostro comprensorio”.

Civitavecchia Bene Comune