“Caro Sindaco, quel bando è nullo. Apriti al confronto”

cesare caiazzaCIVITAVECCHIA – Signor Sindaco,
mi dicono che nella conferenza stampa da te tenuta, in data 17 giugno, hai accusato il sottoscritto, insieme a tanti altri, di interpretazioni fantasiose e sbagliate rispetto alle ricadute dei recenti Referendum sulla Delibera 71 e sulla possibilità di procedere verso la privatizzazione dei servizi pubblici locali.
Per la verità, mi viene sempre detto, utilizzando un linguaggio più colorito anche se magari non consono al tuo autorevole ruolo istituzionale, hai sostenuto che “dico cazzate”.
A me pare, al di là delle argomentazioni, assolutamente forzate, che nel “sospendere” la gara per la cessione del 60% delle quote di Hcs, hai preso atto delle difficoltà tecniche e procedurali che hai davanti e che – rapidamente – ti riassumo.
Il Consiglio Comunale, a maggioranza, il 3 agosto 2010, approvava la Delibera 71 con la conseguente decisione di cedere il 60% delle quote di Hcs a privati.
Questo atto faceva esplicito riferimento all’articolo 23 bis della L. 112 che – insieme ad altre cose – conteneva degli obblighi rispetto alla cessione di almeno il 40% dei servizi pubblici locali.
Il punto è questo. Nessuno sostiene che è illegittimo privatizzare i servizi, ma lo è tentare di farlo sulla scorta di una decisione del Consiglio che era applicativa di un articolo di legge abrogato dai Referendum.
E’ vero, poi, quanto da te sostenuto rispetto ad una normativa che – ad oggi – può consentire la vendita di quote, anche alte, a privati dei servizi pubblici.
Se vuoi continuare in questa direzione sai benissimo, però, che devi riaprire una discussione e chiedere un’approvazione del Consiglio, questa volta non per applicare una norma di legge, bensì a ratifica di una eventuale scelta politica della Giunta Comunale.
In questo modo, a mio giudizio, ti assumeresti delle responsabilità enormi perché è evidente come il pronunciamento degli italiani, e nello specifico dei cittadini di Civitavecchia, è stato netto ed inequivocabile nell’affermare una netta contrarietà rispetto alla privatizzazione dei servizi pubblici.
Tutti gli amministratori in Italia, di centro destra e di centro sinistra, stanno tenendo conto del pronunciamento popolare al di là dei tecnicismi dati da un vuoto legislativo che dovrà essere colmato al più presto in coerenza dei risultati dei Referendum.
Per queste ragioni ti invito ancora una volta ad evitare forzature ed avventure e ad aprire un confronto di merito con le parti sociali sulla riorganizzazione dei servizi pubblici locali.
Ti esorto a convocare rapidamente il Sindacato anche per affrontare il tema del passaggio in Ato 2 che, per come da te rappresentato in conferenza stampa, contiene una serie di aspetti quantomeno da approfondire.
E’ evidente che se tu e la sua Giunta doveste decidere di proseguire lungo un
percorso finalizzato a privatizzare i servizi locali, finirete per assumervi la grave responsabilità di uno scontro sociale e politico molto duro che, per quanto ci riguarda come Cgil, sarà finalizzato anche alla riaffermazione di un principio democratico banale ma insieme fondamentale: il pronunciamento dei cittadini va rispettato.

Cesare Caiazza – Segretario Generale Cgil Civitavecchia