CIVITAVECCHIA – Non si può non rispondere alle accuse alle menzogne e alle imprecisioni scritte in un volantino dai professori dei sindacati CGIL-CISL-UIL e da chi ritiene “surreale o forse strumentale l’interpretazione USB sulla Commissione, ora definita mero organo costituivo mentre prima era materia fondamentale per la sottoscrizione dell’accordo come proposto dai segretari Confederali.
A questi professori del sindacato, tra i quali uno sgattaiola continuamente dentro l’ufficio dell’amministratore unico, che accusano noi di confondere le differenze tra tavoli negoziali e organismi paritetici rispondiamo tranquillamente e serenamente dicendo che le trattative congiunte si ottengono con le nostre lotte e che i fatti o i motivi per il ricorso al Tribunale sono questi:
1) che l’ipotesi di accordo è stato recepito da circa 380 lavoratori e che poi è stato sottoscritto da 6 sigle sindacali;
2) che il Consiglio di Amministrazione non ci doveva essere per contenimento della spesa e dei soldi trattenuti ai lavoratori;
3) che a metà dello scorso anno giravano voci, poi confermate dai fatti, che CSP aveva regalato livelli ad alcuni dipendenti, senza convocare la Commissione Paritetica e rendere partecipi i sindacati;
la cosa fece incavolare un po’ tutti in particolare uno di questi professori che rispose ad un commento su facebook in maniera incavolata dicendo testuali parole:
“evvai, quattro livelli non concordati a lavoratori della partecipata, nonostante sia ancora in corso la trattenuta di una giornata lavorativa a tutti i dipendenti…di chi è la colpa? Cosa cambia tra questo e quelli fatti prima da chi vi ha preceduto? Ora ve la prenderete col sindacato?”
4) perdita di servizi interni per dare poi a gara esterna;
5) spese folli per investimenti in nuovi negozi ed altro;
6) che la Commissione paritetica non veniva nemmeno convocata anche su richiesta di alcuni sindacati tra cui USB (regolamento commissione prevede anche la convocazione da parte di un sindacato);
7) che la USB in un mese convocò in sede per quattro giovedì di seguito, con mail ufficiali, tutte le sigle sindacali e i loro confederali e territoriali e rsa per la formulazione di un documento unitario di contrasto a CSP che non rispettava gli accordi; a queste riunioni i segretari confederali e i territoriali non vennero mai al contrario di alcuni rsa o loro rappresentanti che parteciparono senza potere decisionale ma informativo;
8) che ora CGIL-CISL-UIL continuano a sottoscrivere accordi territoriali anziché rendere partecipi e firmatari le loro RSA obbligatori per legge;
Può bastare tutto ciò???
Siamo dovuti ricorrere al tribunale per il mancato rispetto di CSP degli accordi sottoscritti anche da voi CGIL-CISL-UIL che furbescamente siete sempre in totale silenzio meno che in tribunale per difendere l’accordo!!! ah ah ah ah ah ma quali strali, ma quale insulti, ma quali malsani propositi!!!
Stiamo solo difendendo l’accordo sottoscritto e i lavoratori che lo hanno recepito. E se stiamo sbagliando ora lo deciderà un Tribunale.
Riteniamo vergognoso ed offensivo che ci si accusi di avere cambiato strada a risultato raggiunto per differenziarsi, per manifestarsi contro, per giocare al rilancio e quindi disdire tale accordo; menzogne che rispediamo al mittente.
Siete voi, professori del sindacato e della antidemocrazia partecipativa sindacale, che avete voluto la trattativa in tavoli separati, siete voi che affermate che la Commissione Paritetica ora non serve più ed era solo informativa; siete voi che testimoniate contro chi invece sta difendendo l’accordo; siete voi che nei social vi rendete belli e combattivi e poi non fate nulla per contrastare ciò che l’Azienda porta unilateralmente avanti;
Ci aspettiamo da voi CGIL-CISL-UIL che finalmente diciate chiaro ai lavoratori e alla cittadinanza cosa volete di preciso, in che modo lo volete realizzare e soprattutto l’espressione di un giudizio netto, preciso e inequivocabile su come CSP sta procedendo dopo circa due anni dalla costituzione.
Flavio Zeppa – Manlio Barletta – Francesco Scattaglia
Usb Civitavecchia Sezione Municipalizzate
