Cappellani: “Ho votato tutti i provvedimenti dell’Amministrazione Moscherini”

francesco cappellaniCIVITAVECCHIA – “L’amarezza per un risultato non raggiunto non giustifica i toni aspri e di demonizzazione degli avversari usati da Giovanni Moscherini nel corso della sua ultima conferenza stampa”.
Così Francesco Cappellani interviene per commentare l’esito del ballottaggio che ha sancito l’elezione a Sindaco di Pietro Tidei, confermando la rottura ormai irreparabile con le Larghe intese.
“Ricordo soltanto a Moscherini – afferma l’ex Presidente del Consiglio comunale – che io e solo io sono stato l’unico consigliere di maggioranza ad aver votato tutti i provvedimenti portati in consiglio comunale, tranne uno, anche quelli su cui avevo più di una perplessità, e tutto ciò per onorare con lealtà gli impegni assunti nel 2007, al contrario di molti consiglieri ‘fluttuanti’ della sua, all’epoca, maggioranza e della sua attuale squadra, pronti ad uscire e a rientrare dall’aula secondo convenienza ed a ordire trame, con cadenza mensile, per votargli la sfiducia. Pertanto, nel respingere al mittente le sue accuse peraltro non rispondenti a verità è mia precisa volontà non alimentare ulteriormente una sterile ed improduttiva polemica”.
“I fatti e gli avvenimenti politici – prosegue – hanno una dimensione ed una portata che travalica la visione personalistica di chi vuole trascinare il dibattito politico sul terreno della conflittualità permanente ove attraverso il sistematico uso di termini quale tradimento e fedeltà si dà la misura di una impostazione mentale e culturale che non ha nulla a che fare con il lessico della politica e del perseguimento dei suoi fini. A che giova il voler a tutti i costi apparire come l’unico depositario della verità se non a determinare nel tessuto sociale delle lacerazioni così gravi da giustificare nell’avversario di turno, perchè ce ne sarà sempre uno, reazioni di eguale misura alle offese ricevute”.
“E’ dovere di tutti – conclude Cappellani – uscire da una schematizzazione così grossolana e primitiva. Il percorso di ciascuno di noi nell’ambito dell’attività politica è irto di difficoltà ed il riflettere e meditare sugli errori che inevitabilmente si commettono è una impostazione intellettuale nobile che qualifica positivamente chi la intraprende”.