CIVITAVECCHIA – Non si placa la rivolta di indignazione e protesta dopo il via libera della Regione al Biodigestore a Civitavecchia. Nuove e tante le prese di posizione politiche unanimi nel censurare la scelta della Pisana.
“A seguito della conferenza dei servizi per il biodigestore in zona industriale, durante la quale Nonostante il parere negativo della Asl che ha messo per iscritto le criticità sanitarie del territorio, quello della Sovrintendenza, quello dei Comuni limitrofi e quello del Comune di Civitavecchia con il Sindaco che ha fatto ricorso al Regio Decreto è stato deciso che il biodigestore da 120000 tonnellate l’anno di rifiuti umidi, dopo un parere tecnico, forse si farà. La politica è altro però, e auspichiamo che i nostri rappresentanti regionali sapranno darci voce. Chiediamo una convocazione urgente del consiglio comunale per approvare un’altra volta un condiviso parere contrario a quanto stabilito oggi nella conferenza dei servizi. Abbiamo già dato troppo in termini ambientali e di salute. Adesso basta!”.
Sharon Carminelli, Mario Curi, Chiara Riversi e Marcello Chiavoni – Consiglieri comunali PD Tolfa
“Prosegue l’atteggiamento arrogante da parte della Regione Lazio che sul fronte rifiuti ignora qualsiasi parere sanitario, ambientalistico, archeologico e sociale e va dritta per la sua strada imponendo scelte unilaterali senza rispetto per i territori. E’ il caso del biodigestore di Civitavecchia, approvato in conferenza dei servizi nonostante tutti i no da parte di Asl Roma 4, Soprintendenza, sindaci, comuni e associazioni di cittadini. Bene ha fatto il sindaco Tedesco, che si è appellato anche al regio decreto, a far mettere a verbale tutta l’assoluta contrarietà dell’amministrazione a una scelta che, se verrà confermata, porterà nell’impianto di trattamento civitavecchiese 120mila tonnellate di rifiuti, pari a 20 volte l’equivalente della sua produzione di immondizia, con un traffico di decine di tir al giorno. E’ lampante, in ciò che è successo, la responsabilità della Regione targata Pd, che, proprio come sta accadendo a Magliano Romano, va avanti come un treno contro ogni logica se non quella di natura economica. Gli studi epidemiologici dimostrano inequivocabilmente che la popolazione di Civitavecchia e dintorni, che ha già dato in termini di sopportazione ambientale, non può sostenere ulteriori forme di inquinamento. Dove sono finiti i tanto osannati principi di prossimità e autosufficienza inseriti nel Piano Rifiuti della Regione Lazio, visto che è bastato un sinistro colpo di spugna in conferenza dei servizi per cancellare ogni passo avanti sul buonsenso? Alla vigilia della ‘carbon exit’ in tutta Europa, si rischia di trasformare questo territorio in una pattumiera. E questo decisamente non lo possiamo permettere.”
Daniele Giannini – Consigliere regionale Lega, membro della commissione Sanità
“Anche l’associazione ambientalista “Fare Verde Civitavecchia” è contro il parere favorevole espresso dalla Regione Lazio, nell’ambito della conferenza dei servizi, riguardante il progetto di realizzazione di un Biodigestore che la Ambyenta Lazio vorrebbe realizzare a Civitavecchia in località Monna Felicita, nonostante i pareri negativi delle amministrazioni comunali di Civitavecchia e dei comuni limitrofi, della sovrintendenza, del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio e della ASL del territorio.
Da sottolineare, che è una decisione assolutamente ingiustificata e incomprensibile, che impatta in maniera negativa su un comprensorio già compromesso sotto l’aspetto ambientale e la costruzione dell’impianto, previsto per la trattazione di 120.000 tonnellate di rifiuti organici annui, è chiaramente superiore al fabbisogno del territorio.
Fare Verde Civitavecchia apprezza la determinazione del sindaco Tedesco nell’impugnare la decisione, rimarca l’ambiguo comportamento dell’amministrazione Zingaretti e dei suoi componenti nell’affrontare le problematiche ambientali del territorio che, a parole lo difendono e nella realtà fanno il contrario, partecipa a qualsiasi mobilitazione al fine di impedire questa prevaricazione”.
Fare Verde Civitavecchia