Biblioteca di Civitavecchia: “Caro Sindaco, così non va”

CIVITAVECCHIA – “Che bisogna fare per ottenere risposte dalla Amministrazione comunale di Civitavecchia?”. Inizia così la lettera aperta di Fabrizio Barbaranelli, Enrico Ciancarini e Nicola Porro al Sindaco Ernesto Tedesco in merito alla proposta, per ora inascoltata, di creare uno spazio dedicato alla memoria cittadina all’interno della Biblioteca comunale.

“È trascorso esattamente un anno – scrivono i tre firmatari – da quel 12 aprile del 2021 in cui abbiamo avanzato la proposta, sottoscritta da oltre 200 cittadini e indirizzata al Sindaco e ai capigruppo, di creare la biblioteca di Civitavecchia per ospitare gli scritti sulla nostra città, le opere dei nostri concittadini di ieri e di oggi e le raccolte di studiosi che vogliono effettuare donazioni, evitando così il rischio che un importante patrimonio storico e culturale vada perduto. Abbiamo avuto un incontro interlocutorio nel mese di giugno dello scorso anno nel corso del quale ci sembrò di riscontrare un superamento di alcuni equivoci iniziali (di cui ancora non abbiamo compreso il senso) ed un interesse da parte del Sindaco presente all’incontro insieme al vicesindaco e al personale della biblioteca. Alle buone intenzioni manifestate in quella circostanza ha fatto seguito il silenzio assoluto, malgrado le nostre ripetute sollecitazioni. È lecito chiedersi il perché di tale comportamento considerando che in tal modo si sconfina anche in un atteggiamento irriguardoso nei confronti di cittadini che, con assoluto disinteresse, hanno solo voluto proporre la soluzione di un importante problema, senza finalità diverse dalla crescita culturale e dalla conservazione della memoria cittadina. E allora quali sono le ragioni di questo silenzio? Vogliamo sperare che non si tratti di un modo di operare generalizzato, nella sostanza di un metodo di governo, teso a scoraggiare qualsiasi volontà di partecipazione e di proposta dei cittadini alla vita della nostra comunità”.

“Nel contempo – proseguono Barbaranelli, Ciancarini e Porro – speriamo che non si tratti di un comportamento riservato ai firmatari della proposta, perché se così fosse sarebbe ancora più grave assumendo il carattere di una inaccettabile distinzione tra cittadini e farebbe anche sorgere una domanda inquietante: che bisogna fare e quali requisiti bisogna possedere per avere risposte dalla Amministrazione di Civitavecchia? Non vorremmo innescare una polemica ma a distanza di un anno diventa difficile non porsi domande. Noi continuiamo ad insistere e a sollecitare, credendo nella bontà della proposta e continuiamo a credere che la cultura vada alimentata e sostenuta anche creando idonei strumenti. Attendiamo ancora – concludono – che si passi a quella fase operativa che il Sindaco dieci mesi fa si era impegnato ad avviare”.