Bertero: “Al cantiere Privilege non lavorano in 600 ma in 150”

cantiere privilegeCIVITAVECCHIA – “I lavoratori occupati all’interno del cantiere Privilege Yard sono 150 e non 600”. A smentire i dati occupazionali diffusi l’altro ieri dalla stessa Privilege è il Segretario della Fiom Cgil Elsa Bertero che porta all’attenzione dell’opinione pubblica numeri differenti.
“Apprendiamo con sorpresa e piacere che all’interno del cantiere Privilege ad oggi sono impiegati 400-600 lavoratori, la maggior parte dei quali, metalmeccanici e che la stessa Privilege ha “riassorbito circa 20 tra aziende e cooperative impegnate nella trasformazione della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord – afferma la Bertero – Se così fosse ne saremmo certamente soddisfatti anche perchè la Privilege avrebbe dato un taglio molto significativo al numero dei lavoratori metalmeccanici che ad oggi ci risultano in cassa integrazione e mobilità (circa 500), per non parlare dei disoccupati. I dati che abbiamo ad oggi sono molto lontani da quanto dichiarato (intorno ai 150)”.
“In un momento di grande tensione come questo – prosegue la Bertero – con la mancanza di lavoro e di investimenti, con la povertà che ormai è entrata nelle case di tantissima gente non si può trasformare una eventuale speranza in una certezza esigibile. Se questa notizia poi si riferisse a previsioni occupazionali (o fosse un clamoroso refuso giornalistico) chiediamo venga precisato con chiarezza al fine di evitare che si determinino equivoci, anche perchè noi, insieme ai lavoratori locali potremmo chiedere chi sono, da dove vengono e quali professionalità eccezionali possono avere queste maestranze rispetto a quelle che fornisce il territorio”.
“Noi tutti – conclude la Segretaria della Fiom – dal Sindacato alle Istituzioni, abbiamo il dovere di difendere l’occupazione locale. Diamo atto, ad oggi, che il cantiere della Privilege, pur in tantissime difficoltà, sta continuando a costruire e ci aspettiamo ancora, come da tre anni a questa parte, che lo stesso si consolidi davvero come punto di riferimento di occupazione strutturale e di qualità”.