CIVITAVECCHIA – Nella mozione approvata ieri dalla Provincia non c’è solo il no alla mega discarica di Allumiere ma anche una quasi scontata operazione Cdr all’interno della centrale di Torre Valdaliga Nord. Lo afferma il movimento Freedom che cita testualmente il testo della mozione approvata da Palazzo Valentini con i soli voti della maggioranza di centrosinistra: “Il consiglio provinciale esprime la contrarietà ad ogni eventuale ipotesi di realizzazione, sul territorio del comune di Allumiere, del sito per la discarica finalizzata alla raccolta dei rifiuti, nonché di un inceneritore….” e poi “manifesta inoltre la totale ed assoluta contrarietà all’utilizzo del territorio di Allumiere per stoccare il Combustibile Da Rifiuti (Cdr) in attesa del relativo eventuale utilizzo nella centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord”.
“Ma di che cosa stiamo parlando allora? – si domanda la Coordinatrice di Freedom Fabiana Attig – Da una parte si dice un no forte e secco all’impianto, e dall’altra si ammette la necessità, senza tanti giri di parole, di un ‘relativo’ uso del Cdr nella centrale Enel. E perché De Paolis nella sua mozione non ha fatto specifico riferimento anche a Civitavecchia (nominata genericamente) e alla presenza del Centro Chimico Militare di S. Lucia che insiste proprio, e guarda caso, nel perimetro previsto dal protocollo di Alemanno? Qui c’è qualcosa che non quadra, e viene da pensare che forse c’è qualcuno che prende in giro i cittadini, visto che afferma che a Civitavecchia si andrebbe a bruciare il combustibile da rifiuti quando è vietato dalla delibera 110/2003 del consiglio comunale di Civitavecchia”.
La Attig chiede dunque chiarimenti al Consigliere provinciale di Sel Gino De Paolis e al Sindaco Gianni Moscherini. “E’ ora che questo muro di omertà, di furbizie, di raggiri nei confronti della gente, venga abbattuto e che chi (purtroppo) ci governa dica chiaramente come stanno le cose e si assuma le responsabilità politiche. Non è più possibile assistere impassibili alle manovre dei politici locali i quali, in barba al popolo, proseguono imperterriti a portare avanti i loro disegni”.
Immediata tuttavia, e senza giri di parole, la risposta di Gino De Paolis, che in uno stringato comunicato replica: “Sto valutando se ci sono i margini per un’azione legale da parte della Provincia di Roma nei confronti della signora Attig in quanto la provincia stessa è l’unico ente istituzionale ad aver espresso (in tre mozioni votate il 16 Aprile 2009, 21 luglio 2010, 25 Marzo 2011) la propria contrarietà oltre che all’ipotesi di discarica nel nostro comprensorio anche a quella dell’incenerimento a Torre Nord e, attraverso l’ interrogazione178 del 1 Dicembre 2010 sono ribaditi tali concetti in maniera addirittura maniacale”.