CIVITAVECCHIA – Nessun dubbio sull’esito, scontato, del conclave della maggioranza svoltosi fuori le porte della città. Nepi, cittadina incantevole della Provincia di Viterbo, con le sue acque e le terme dei Gracchi, non è servita per diluire la confusione che regna nella mente del governo moscheriniano.
Così, dopo tre anni e mezzo di amministrazione, con la puntualità degna di un orologio svizzero, il conclave annuncia la solita pantomima dei grandi progetti da portare a compimento in rispetto del programma elettorale. Si dichiara che vi è stato poco spazio per la politica e le strategie. In questi anni Moscherini ha forse parlato di politica o di strategie? Ogni qualvolta la maggioranza ha inteso ritirarsi in luoghi lontani da Civitavecchia, lo ha fatto sempre per discutere le grandi faccende economiche che investiranno la nostra città e che nulla hanno a che vedere con quello sottoscritto, da tutti nel programma elettorale. Infatti anche questa volta la “Giunta del fare” non si è smentita. Si è discusso della privatizzazione del settore idrico in favore di Acea, dell’emergenza abitativa, ci mancherebbe! Avendo già appaltato la fornitura di 40 mini bungalow, per la modica cifra di 3.5 milioni di euro, ci sembra corretto dar vita ad una sana lottizzazione! Magari al ridosso di San Liborio o nelle vicinanze del fosso di Scarpatosta! E che dire poi della vendita del 60% delle quote dei servizi Hcs? Nulla! Tutto normale, nessuno si ribella, nessuno che faccia notare che le linee del programma sono state pedissequamente disattese. Nessuno che ad oggi ci spieghi correttamente come si vuole portare avanti l’intero ciclo dei rifiuti. Annunciare che l’amministrazione rafforza il proprio impegno sul processo Arrow Bio non basta, così come non basta la poco convincente dichiarazione dell’assessore regionale ai rifiuti Di Palo, quando afferma di voler inserire nel Piano Rifiuti Regionale tale trattamento. La En 13432 è una norma europea relativa alle caratteristiche che un materiale deve possedere per potersi definire biodegradabile o compostabile. Nel termine compostabile sono contenute norme legate alla non tossicità del materiale decomposto se utilizzato in natura, il tutto in piena armonia con la direttiva 98/2008 Ce. Questa norma pone inevitabilmente dei seri ostacoli all’applicazione del trattamento Arrow Bio, che seppur dichiarata tecnologia innovativa, non risulta però essere di agevole estensione alla realtà nazionale. Nel particolare il riferimento è alla efficacia ed all’efficienza del sistema separativo del rifiuto, che inficia pesantemente l’effettiva riciclabilità della notevole portata di acqua di cui necessita l’intero trattamento e a cui occorre assicurare un adeguato svelenamento prima dello scarico in un corpo ricettore. Di fronte questi quesiti di notevole entità la maggioranza si è posta il problema di valutare i costi per la depurazione delle acque prodotte dal processo Arrow Bio? Ha fatto un’analisi di quanto verrà a costare dover smaltire tale quantità di acque? Oppure ha semplicemente pensato di utilizzare lo scarico fognario cittadino? E l’assessore Di Paolo a fronte di ciò, visto che ancora “ufficialmente” non conosce il progetto, quale protocollo ha attivato per questa nuova sperimentazione? Su quali studi scientifici ha basato la sua convinzione? A nostro avviso, considerata la grande precarietà ambientale di Civitavecchia, e la più rimarcata, giustamente, contrarietà all’incenerimento del rifiuto, serve una politica nuova e di rilancio che sappia applicare una metodologia scientificamente provata come quella della Lca (Life Cycle Assessment).
La metodologia Lca si pone come strumento di programmazione e gestione dei rifiuti. L’ obiettivo specifico è l’individuazione dello scenario con migliori prestazioni energetico-ambientali attraverso l’ottimizzazione dei principali elementi che costituiscono il sistema di gestione integrata dei Rsu, esso quantifica in modo sistematico ed oggettivo l’energia ed i materiali utilizzati nonché le sostanze rilasciate nel sistema ambiente e quantifica gli impatti potenziali attraverso l’intero ciclo di vita del rifiuto. Le implicazioni ambientali riguardano tutti i tipi di impatto sull’ambiente, inclusi il consumo di risorse e l’emissione di sostanze dannose per l’uomo e l’ecosistema. Questo per noi è un valido strumento di pianificazione ambientale e di scelta del migliore sistema di trattamento che consentirebbe alla nostra città di entrare a far parte prepotentemente nel circuito delle 10 città virtuose in tema di pianificazione e gestione dei rifiuti.