CIVITAVECCHIA – Perché pagare noi civitavecchiesi per le malefatte della giunta Moscherini? Nessuno lo dice, ma il paventato aumento dell’Imu, annunciato dal neo sindaco, è l’ennesima mannaia sopra le teste dei malcapitati abitanti della nostra città.
E francamente accettare un’altra tegola stando in silenzio proprio non si può! Una tegola che ha provocato un incremento dell’1,5% dell’imposta sulla casa che, purtroppo, darà una ulteriore scossa (in negativo) alle finanze di tutti noi.
Moscherini dunque si erge a paladino delle persone “perbene”, ma ha lasciato il bilancio di Palazzo del Pincio in una situazione disastrata, moltiplicando i debiti a causa di un’assoluta mancanza di programmazione economica. Ed è inutile ascoltare le pseudo rassicurazione di qualcuno dei suoi accoliti: la realtà è ben diversa, il Comune di Civitavecchia rischia il dissesto.
Un fallimento, questo, figlio della incapacità di governare della coalizione delle larghe intese, che in cinque anni ha dilapidato un patrimonio di voti e cultura politica, pensando solamente al proprio tornaconto elettoralistico.
Oggi, però, sembrerebbe assistere alla solita solfa del passato, L’incapacità della politica di guardare al futuro per risolvere i problemi della gente si può riassumere con la celebre frase di Totò, “e io pago”.
In tutta questa desolazione di idee, la città appare silente, quasi stordita ed incapace di rialzarsi. Le imprese chiudono, la gente perde il lavoro, Equitalia (a proposito a quando la rescissione del contratto?) invade le nostre case e nessuno muove un dito per difenderci, il condono fiscale sulle imposte comunali, promesso ai tartassati cittadini si mostra sempre più lontano.
Serve veramente, come avevamo detto nei mesi scorsi, una rigenerazione della classe dirigente.
Servono nuove idee e un nuovo progetto.
Così, purtroppo, il futuro resta avvolto nella più profonda delle incertezze.
Fabiana Attig – Coordinatore politico