CIVITAVECCHIA – Anche Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle sollecitano il rinnovo degli organismi dell’Università Agraria di Civitavecchia.
“Siamo profondamente indignati per l’ulteriore rinvio, a quasi tre anni dalla naturale scadenza del mandato, della programmazione delle elezioni dell’agraria – si legge in una nota del Partito e del Gruppo consiliare PD – Forte è il sospetto che siano state spostate in modo surrettizio con motivazioni che appaiono strumentali. Sembrerebbe una commedia di quart’ordine ma, purtroppo, assume le fattezze del dramma per migliaia di famiglie che sperano che la risoluzione dei loro problemi possa coincidere con l’elezione del nuovo CdA dell’Ente. Questa decisione denota una volta di più una forte mancanza di rispetto per i principi democratici fondamentali, così come registriamo la reiterata mancanza di trasparenza nel processo decisionale”. “Il Partito Democratico – prosegue la nota – chiede a tutte le istituzioni preposte al controllo una rigorosa applicazione della legge ed il ripristino di elementari principi di democrazia, attraverso l’intimazione di una scadenza certa per celebrare le elezioni in modo tempestivo, con trasparenza e inclusività. È ora di porre fine a questa vicenda assurda che riteniamo non abbia precedenti nel nostro Paese”.
Sulla stessa linea il Gruppo consiliare del M5S: “Prima il rinvio per il Covid, che ha però consentito le elezioni di Roma, poi ulteriori scuse mentre si sono tenute le elezioni nazionali e ora anche le regionali. L’ennesimo rinvio pare sia motivato dalla necessità di costituire una Commissione elettorale per aggiornare regolamenti, commissione che era stata già costituita nel 2020. Nel mezzo da troppi anni ci sono migliaia di cittadini che non possono vendere la propria casa o acquistare, tanti altri che hanno speso somme non dovute a cui gli organi competenti stanno dando via via ragione. L’amministrazione regionale neoeletta metta al primo punto della sua agenda l’approvazione del regolamento che le consente finalmente di riappropriarsi dei poteri sulle Università agrarie, come inserito in legge regionale dal nostro consigliere Devid Porrello. Siamo arrivati ben oltre il ridicolo, si continuano a calpestare i diritti dei cittadini e la democrazia di un ente che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, amministrare i beni collettivi della nostra città”.