Anche i Cinque Stelle esultano: Grande alla Camera, Porrello alla Regione

CIVITAVECCHIA – Anche il Movimento Cinque Stelle esulta al termine di questa tornata elettorale: prima la conferma di Marta Grande alla Camera, poi quella al fotofinish di Devid Porrello alla Regione, entrambe accompagnate da risultati percentuali positivi per il Movimento Cinque Stelle, considerato in forte crisi sia in città che nel territorio prima del voto.

Certamente i responsi delle urne non hanno nascosto le divisioni e il clima di tensione che agitano i grillini da qualche tempo, come confermano le non eccelse preferenze ottenute da Porrello (calato di consensi personali rispetto alle regionali di cinque anni fa) e lo scarso entusiasmo registrato all’interno del Movimento per la rielezione di Marta Grande. E’ proprio lei comunque a tracciare un bilancio positivo per il movimento al termine delle elezioni.

Grazie a tutti gli attivisti e sostenitori per il risultato – il suo commento – Siamo il primo partito in tante città e abbiamo risultati eccezionali come Allumiere. Adesso pensiamo a dare un governo a questo paese. È stato un risultato straordinario, sotto tutti i punti di vista. Il M5S è primo in moltissime realtà del paese e non è un caso che la maggior parte fra queste sia nel sud, dove, come si suol dire, abbiamo fatto il ‘pieno’. L’analisi del voto è complessa, aperta a diverse chiavi di lettura: quel che è certo, però, è che abbiamo il dovere di tentare di formare il governo, non solamente perché oggi siamo la realtà politica oggettivamente più rilevante ma soprattutto perché per noi il cambiamento resta un ideale, non uno spot”.

“Contemporaneamente, però – aggiunge – oltre ai massimi sistemi, lo sguardo deve essere sempre rivolto alla dimensione locale, perché la politica si fa per strada e chi lo dimentica, tanto oggi quanto in passato, viene punito dall’elettorato e in questo senso il nostro territorio ha risposto incredibilmente bene: in molte delle città che comprendevano il mio collegio siamo arrivati primi e fra tutti spicca il trionfo di Allumiere, storico feudo del PD, dove abbiamo sfiorato il 40% dei consensi, un risultato incredibile che senza un gruppo solido, coeso e capace di remare unilateralmente non sarebbe di certo stato possibile.”