CIVITAVECCHIA – Ancora a distanza di sette mesi la maggioranza del centro sinistra, disattende i principi cardini del suo programma elettorale, “equità e buona politica”.
Sembra ormai una marcata caratteristica di questa amministrazione, prendere in giro i civitavecchiesi, fare il contrario di quello promesso alla città, attraverso una politica di coalizione che non segue la condivisione e la programmazione ma, personalismi dettati dalle esigenze del momento al solo fine di tirare l’acqua al proprio mulino.
L’equità e la buona politica della coalizione del “Ritorno al Futuro” l’abbiamo sperimentata con il rincaro dell’IMU sulla prima casa, un’aliquota del 5.5% più alta tra tutti i comuni d’Italia, neppure Roma Firenze e Milano hanno osato tanto.
Ma non basta, è in arrivo un’altra fregatura, dalla commissione bilancio fanno sapere, altra presa in giro per i civitavecchiesi, che bisognerà fare “l’adeguamento della Tariffa Rifiuti per l’esercizio 2011, per crediti persi, non riscossi”. Tradotto significa, grande bugia. In primo luogo se ci sono crediti non riscossi si persegue chi non ha pagato attraverso gli uffici di riscossione, in secondo luogo, non è previsto da nessuna legge che in caso di mancata riscossione i comuni procedono all’adeguamento della tariffa. Viceversa la legge da facoltà ai comuni di adeguare la tariffa per comportamenti virtuosi rispetto all’ambiente, sostenibilità economica, equità contributiva, poiché si paga solo per il servizio effettivamente fornito e per il piano finanziario degli investimenti.
E’ chiaro che la situazione disastrosa di HCS impedisce di fatto l’applicazione di questi parametri, ed allora i Robin Hood al contrario, si inventano la storiella che l’adeguamento o aumento della TIA è legato ai crediti persi, non riscossi nell’anno 2011.
Altro che equità, solidarietà e buona politica, questo centro sinistra sta applicando una politica di mercato di tipo capitalista, dove la parola d’ordine è fare solo esclusivamente cassa. Tanto è vero che la prossima mossa organizzata da Tidei e dal PD è la vendita del settore idrico all’Acea suo cavallo di battaglia fin dai tempi della giunta Saladini.
Il patto di cittadinanza che la coalizione di maggioranza ha voluto sottoscrivere attraverso il programma elettorale con i cittadini, sta fallendo miseramente, non un solo punto del programma è stato rispettato, non un solo piano di sviluppo strategico è stato varato da questa maggioranza, non una sola posizione tangibile a favore delle famiglie è stata intrapresa.
Quella ostentata capacità e sicurezza si è sciolta come neve al sole, parole ridondanti come solidarietà, tutela ed equità ormai suscitano nella collettività solo e soltanto rabbia.
Costituente dei Moderati