CIVITAVECCHIA – La discussione in Parlamento sulla riapertura dell’Aia della centrale termoelettrica di Torre Valdaliga Nord non ci appassiona. Non ci appassiona perché irricevibile e impossibile da percorrere, leggi alla mano, per quanta demagogia possa sprizzare da ogni poro della sua carta (straccia). Questo per rispondere a chi ci chiama in causa sulla vicenda, pensando forse che le crociate ideologiche che si nascondono dietro la mozione Grande possano interessare Forza Italia.
Assai di più ci appassionano invece i dati veri, le notizie profonde, quelle che possono cambiare davvero le carte sul tavolo: ci risulta infatti, e non sbagliamo, che presto l’Unione Europea diffonderà una relazione sulle nuove
tecnologie a disposizione per la produzione di energia e sui miglioramenti ambientali da attuare sulle centrali termoelettriche, anche in funzione.
Qualora una forza politica fosse responsabile e interessata al suo territorio, si informerebbe presso i suoi “cittadini” al Parlamento europeo, chiederebbe lumi, comincerebbe ad informarsi su qual è il quadro che si andrà a comporre con le nuove normative comunitarie. Normative che potrebbero davvero consentire adeguamenti ambientali e persino investimenti per realizzarli, con beneficio ad un tessuto produttivo ormai allo stremo.
Invece no, a Civitavecchia abbiamo una forza che ha abbandonato i banchetti con le bandiere dei cinque stelle in strada per accomodarsi a Palazzo del Pincio a non produrre un solo provvedimento concreto per tirar fuori dalla crisi in cui è piombata la città. E che cerca di recuperare i suoi elettori delusi sbandierando provvedimenti inapprovabili perché non hanno senso, con una centrale che subisce 150 controlli all’anno tra Procura e organi tecnici regionali, com’è giusto che sia.
Davanti a “cittadini amministratori” del genere, vien quasi da rivalutare una sinistra che fa danni ma almeno, con i suoi referenti sul territorio, cerca di porvi riparo, come sta facendo Gino De Paolis, consigliere regionale di Sel, che ha comunque raccolto dalla gente le nostre stesse proteste sul grave disservizio che si sta registrando nel reparto di pediatra dell’ospedale San Paolo.
Purtroppo, abbiamo una Grande in Parlamento che chiede al Parlamento di ridiscutere un’autorizzazione ambientale che non si può riaprire; un Porrello alla Regione Lazio che va tutti i giorni alla Pisana ma non si sa, a questo punto, a fare cosa; e un Cozzolino al Comune che lascia la città versare in queste condizioni per inseguire discussioni sterili. Quando si dice: menare il can per l’Aia…
Roberto D’Ottavio – Coordinatore Forza Italia Civitavecchia