Agostini: “Impraticabile per legge l’affidamento provvisorio degli acquedotti ad Acea”

CIVITAVECCHIA – “Qualsiasi altro tipo di affidamento non è contemplato dalle leggi vigenti, non esiste” Lo afferma il Capogruppo di Sel in Consiglio comunale Giulio Agostini in riferimento alla proposta di Tidei di affidare ad Acea la gestione degli acquedotti Oriolo e Mignone, ricordando come la legge preveda al momento quattro soluzioni: affidamento tramite gara, affidamento diretto tramite società per azioni mista pubblico-privato con gara a doppio oggetto per la scelta del socio privato e per la gestione operativa, affidamento diretto a società per azioni a totale capitale pubblico, affidamento ad Azienda di diritto pubblico.
“La proposta del Sindaco – prosegue Agostini – ed anche Acea lo sa bene, è quindi semplicemente impraticabile.
In altre parole, non si può affidare il servizio idrico attraverso un affidamento provvisorio. Su questo punto sfido chiunque a dimostrare il contrario. Proprio a seguito di questa constatazione, nel Programma di centro sinistra è stato scelto di gestire il servizio idrico attraverso la costituzione dell’Azienda speciale, mantenendolo in house e rigettando qualsiasi tipo di privatizzazione, considerando Acea una società con scopo di lucro e quindi assimilabile ad una società privata. Per rispettare il Programma che, duole dirlo, da molti è considerato troppo spesso carta straccia, occorre mettere in atto un percorso altrettanto chiaro, che come Amministrazione abbiamo finora intrapreso con almeno tre atti decisivi: il primo quando votammo in Consiglio Comunale un ordine del giorno nel bilancio di previsione, che stabiliva di devolvere i mutui previsti per alcune opere verso quelle più necessarie del settore idrico, il secondo adesso impugnando il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, il terzo decidendo di realizzare il dearsenificatore”.
Agostini traccia quindi i prossimi provvedimenti da intraprendere per puntare alla ripubblicizzazione del servizio idrico: revocare immediatamente la convenzione di gestione stipulata nel 2002 fra Ato 2 e Acea; dare seguito all’ordine del giorno citato e quindi fare subito le opere pubbliche, di cui esistono già i progetti; dare mandato al Sindaco che fa parte della commissione che sta redigendo lo Statuto provvisorio della costituenda Area metropolitana di inserire, nello Statuto stesso, la possibilità di affidamento del SII ai singoli comuni: questo perché le Aree metropolitane potranno legiferare in materia di servizi pubblici locali; investire risorse materiali e umane negli uffici tributi, che posseggono già il giusto patrimonio di esperienza e competenza capace di ottimizzare la riscossione e quindi le entrate; combattere l’enorme evasione attraverso un’azione di controllo capillare sul territorio: per un periodo è stato fatto dalla polizia Municipale e i risultati sono stati subito apprezzabili; dare seguito ad un altro ordine del giorno già approvato in Consiglio che mirava a regolare i rapporti fra il Comune e la società che gestisce la fornitura di acqua alle utenze portuali: a questo proposito spero che nel Consiglio Comunale di giovedì venga approvata la mozione che ribadisce appunto l’ordine del giorno finora disatteso, che potrà portare nuovi introiti nelle casse comunali.
“Non servono scorciatoie, furbate o altro – conclude il Capogruppo di Sel – dobbiamo solo rispettare la volontà dei cittadini che hanno detto in modo netto che l’acqua è un bene primario ed essenziale e deve essere sottratto al profitto, pertanto deve restare sotto il controllo pubblico”.