CIVITAVECCHIA – “Zingaretti getta la maschera sull’acqua pubblica”. Così il Sindaco Antonio Cozzolino commenta l’avvio della procedura di commissariamento da parte della Regione Lazio nei confronti di quei Comuni (è il caso della vicina Ladispoli) che si sono opposti al passaggio della gestione del servizio idrico ad Acea Ato2.
Questione su cui secondo il Primo cittadino di Civitavecchia “si è fatta tanta disinformazione e tanta becera politica”. “Politicanti noti e alcuni consiglieri comunali con chiari referenti politici in Regione – commenta – hanno sostenuto, in maniera palesemente infondata, che la Regione non avesse costretto il Comune a cedere il servizio idrico ad Acea e che, anzi, attraverso la creazione dei nuovi ambiti ottimali, avesse definitivamente scongiurato il passaggio del nostro Comune e, quindi, la scelta di ‘svendere’ l’acqua ad Acea sarebbe stata unicamente opera della nostra amministrazione. Noi abbiamo sempre fatto corretta informazione e parlato con aperta schiettezza alla cittadinanza. C’era una diffida della Regione Lazio a cedere il servizio, datata 13 marzo 2015: noi l’abbiamo impugnata prima al TAR Lazio e poi al Consiglio di Stato, ma purtroppo abbiamo perso entrambi i gradi di giudizio. A quel punto non c’era altra strada che eseguire la sentenza. Allo stesso tempo, abbiamo iniziato un percorso per la ripubblicizzazione dell’acqua nell’area metropolitana, attraverso il Tavolo tecnico presieduto, tra l’altro, dal consigliere metropolitano civitavecchiese Matteo Manunta”.
“E cosa succede martedì? – prosegue – Arriva in Comune una nota della Regione Lazio in cui, ai Comuni che avevano fatto ricorso contro la diffida del 13 marzo 2015, viene notificato l’avvio della procedura di commissariamento per cedere il servizio idrico ad ACEA. La Regione Lazio quindi con un’azione di forza passerà ad ACEA ATO2 SpA le reti idriche di quei Comuni che fin qui non lo hanno fatto. Si tratta della definitiva, grottesca, dimostrazione dell’assoluta inutilità delle delibere con le quali la Giunta Zingaretti, continuando a fare scempio della Legge Regionale 5/2014, pochi giorni prima delle passate elezioni ha disegnato, solo sulla carta, dei falsi ambiti di bacino idrografico”.
Questa nota secondo Cozzolino rinforza tre concetti fondamentali: “La volontà e la responsabilità del passaggio del servizio idrico ad Acea è tutta della Regione Lazio; la delibera di giunta regionale di ridisegno degli ambiti idrografici era ed è completamente inutile e buona solo per la campagna elettorale di Zingaretti; chi vuole l’acqua pubblica sta partecipando attivamente al tavolo in area metropolitana”.
“Da una parte c’è chi fa politica coerentemente, nel rispetto della volontà popolare dei cittadini e non nasconde la polvere sotto al tappeto – conclude il Sindaco – Dall’altra ci sono gli ipocriti che mentre fanno pompose dichiarazioni ai giornali agiscono in direzione perfettamente inversa”.
(foto di Francesco Pierucci)