CIVITAVECCHIA – “Con senso di responsabilità accogliamo l’appello lanciato in queste ore dai sindacati in merito alla necessità di organizzare un tavolo per discutere, insieme a tutte le sigle sindacali e al Commissario Prefettizio, il futuro delle terme”. E’ quanto afferma in una nota stampa Giuseppe Astolfi, presidente del Cda del gruppo Acanthus, che prosegue: “Il comparto termale rappresenta una occasione di sviluppo occupazionale per l’intera area settentrionale del Lazio, occasione che fino ad oggi è stata rimandata in continuazione. Ritardi e rimandi che non aiutano la città a risollevarsi economicamente. La solidità del nostro progetto, che ha ricevuto valutazione positiva di fattibilità da parte di Cushman & Wakefield, uno dei maggiori advisor immobiliari a livello mondiale, ha fatto si che importanti attori economici a livello internazionale si avvicinassero in modo concreto manifestando un serio interesse al progetto. Il sopralluogo dei giorni scorsi da parte di una delegazione dei francesi della Accor, leader europeo nell’hotellerie di lusso, lo testimonia ulteriormente. Con amarezza abbiamo però riscontrato in questi mesi che le maglie burocratiche che affliggono il paese e la città di Civitavecchia hanno rallentato quello che è un investimento quantificato intorno ai 120 milioni di euro e destinato a far crescere l’economia e il comparto turistico”.
“Noi – conclude Astolfi – siamo pronti e tendiamo con lealtà e serietà la mano a coloro che vogliono lavorare per il bene della città”.