“Non possiamo aver paura della pioggia d’autunno”

Enrico LucianiCIVITAVECCHIA – I fatti drammatici di cronaca legati al maltempo di questi giorni dimostrano per l’ennesima volta come nel nostro paese, con l’approssimarsi dell’autunno, i cittadini devono cominciare ad avere paura.
E’ logico che questa situazione non può essere imputata esclusivamente al maltempo, è sempre più evidente che la causa principale risiede in una gestione dissennata del territorio e dall’impoverimento progressivo delle sue risorse naturali mediante una cementificazione irrazionale e criminale.
Anche Civitavecchia, già segnata dalla tragedia alluvionale del 1981 vive sempre con apprensione le previsioni meteorologiche che delineano l’approssimarsi di precipitazioni appena al di sopra della norma.
Questo accade perchè in questi 30 anni purtroppo la situazione non è migliorata, anzi si è continuato con la cementificazione selvaggia giunta fin sulle colline, deforestando e depauperando il patrimonio verde senza il minimo rispetto dell’ambiente contro le stesse leggi della natura.
Un “industria”, quella del mattone, sempre pronta ad avere il controllo di una classe politica connivente per poter impunemente raziare pezzi di territorio tra quelli che andrebbero salvaguardati.
Ritengo che nella nostra città manchi totalmente da anni una politica di programmazione e controllo urbanistico, un piano organico che riqualifichi e salvaguardi il territorio principalmente dal punto di vista idrogeologico. E’ fondamentale non solo realizzare il “parco verde” promesso da Enel ma occorre attuare una sana politica di gestione ed ampliamento delle aree verdi urbane e di cura e ripiantumazione di quelle del territorio, in primis della Frasca.
Non è possibile lasciare nell’incuria e nell’abbandono i fossi di Fiumaretta, Zampa d’Agnello, Scarpatosta e del Marangone che hanno sempre protetto il nostro territorio e che oggi invece vedono arrivare fin sulle loro sponde non solo costruzioni civili ma addirittura infrastrutture finanziate con soldi pubblici come lo Stadio del Nuoto!!!.
Sono fermamente convinto che con un programma serio di riqualificazione del territorio si eviterebbe di assistere a scene surreali come le vie cittadine che si trasformano in torrenti in piena e Viale Garibaldi divenire un grande “laghetto pedonale” con i cittadini costretti a sopportare enormi disagi per andare a lavoro o portare i figli a scuola.
Soltanto così la pioggia non farebbe più paura e i cittadini potrebbero ritornare a godersi serenamente i colori e i profumi di quella meravigliosa stagione che è l’autunno.

Enrico Luciani – Coordinatore Sel Civitavecchia