CIVITAVECCHIA – Finalmente i giovani si mobilitano e protestano per una scuola che langue e perisce sempre più. Per una scuola che non c’è più che diventa sempre più esasperante e costringendo le famiglie a mettere mano al portafoglio per poter fronteggiare le carenze di una scuola che non c’è più., che grave sull’offerta formativa e sui servizi, ma le ragioni non si esauriscono qui.
Il caro libri, gli edifici fatiscenti, il taglio dei docenti, la mancanza di sicurezza, ma soprattutto il languire di una scuola che non c’è più, ha fatto esplodere la sana rabbia e rivendicazione dei nostri giovani, troppo spesso criticati e inascoltati. Finalmente il loro vigore si è scontrato con chi da troppo tempo li vuole addormentati e illusi di un benessere che ha cercato di allontanarli dai principi morali e dalle lotte idealistiche e nelle piazze di tutta Italia scoppia la protesta degli studenti per niente rassicurati dalle parole del ministro Profumo: “L’istruzione è una priorità: i problemi sono grandi, interverremo, perché la scuola è il miglior investimento sul futuro per costruire un Paese più moderno”.
Gli studenti di Civitavecchia manifestando il loro forte dissenso nei confronti dei tagli all’istruzione inseriti nella Legge di Stabilità e della Legge Aprea-Ghizzoni ci stanno dicendo che loro ci sono, che sono attenti a ciò che succede, a ciò che appartiene al loro futuro, ma ci stanno dicendo che sono presenti anche oggi, perché una società democratica e coesa oltre a guardare oltre, deve camminare insieme in tutti gli stati sociali del Paese.
Ombretta Del Monte – Presidente Rete dei Cittadini Civitavecchia