CIVITAVECCHIA – Molto spesso rifletto sulle difficoltà che si incontrano nell’amministrare beni pubblici e mi interrogo sui motivi che ostacolano, rallentano e demotivano l’operato di chi è ancora impegnato nel nobile intento di dare il proprio contributo alla collettività.
L’occasione per esprimere questo mio sentito rammarico me la danno le polemiche di questi giorni, in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Agraria.
In realtà, è diverso tempo che avverto una pericolosa inerzia che frena la nostra attività, ed alcune rigidità comportamentali che non facilitano la collaborazione e fiaccano le motivazioni, rendendo quindi meno solerte, meno dinamica, meno condivisa l’azione dell’Ente.
Vorrei, pertanto, rivolgere un appello al Presidente Barlafante, agli Assessori ed ai Consiglieri dell’Agraria, affinché si possano mettere da parte protagonismi e frizioni di carattere personale, nell’assoluto interesse dei soci e del patrimonio che si amministra.
Non si governa un ente pubblico se i protagonisti non operano con buon senso, sobrietà, calma e moderazione; non si governa se ci si fa prendere frequentemente dai “mal di pancia”, se si è suscettibili ed umorali, o se si vuole interpretare il ruolo come se partecipasse ad una gara a chi urla più forte, a chi minaccia di più.
La capacità di mediazione, la capacità di sintesi, è la dote principale che si richiede ad un amministratore pubblico.
Un’altra dote, auspicata, sarebbe quella di saper coniugare il proprio lavoro con quello degli altri, permettere ai colleghi di lavorare al meglio e di esprimere tutte le loro potenzialità, nell’interesse di tutti; ma qui, forse, è chiedere troppo.
Ricordo, semmai ce ne fosse bisogno, che il nostro impegno è proiettato esclusivamente alla massima valorizzazione del patrimonio dell’Ente.
Ogni singola azione deve essere pensata come un investimento, attento e ben vagliato, che mira a potenziare le risorse dell’Associazione ed a soddisfare, pertanto, le aspettative della collettività dei soci.
Ogni singola azione deve essere condivisa, o adottata a maggioranza: senza prevaricazioni, senza personalismi.
Questa è la linea di condotta che ci siamo dati e su cui abbiamo ottenuto consenso: la nostra amministrazione è iniziata sotto i migliori auspici, i nostri progetti sono variegati, ambiziosi e di alta valenza sociale, la nostra attività ha comunque segnato una marcata discontinuità con il passato.
Sarebbe un peccato disperdere questo lavoro.
Andrea Passerini – Delegato ai Progetti Associazione Agraria