“Ncc: mettiamo ordine e facciamo lavorare i civitavecchiesi”

ingresso portoCIVITAVECCHIA – Vogliamo bene o no ai lavoratori di Civitavecchia? Una domanda spontanea soprattutto guardando alla situazione che si verifica all’interno del porto cittadino. Facendo un giro nello scalo marittimo ho analizzato la situazione che si sta registrando da tempo nel settore degli Ncc. Devo dire che “paradossale” è l’aggettivo che si addice di più a descrive un panorama desolante per il mercato lavorativo di Civitavecchia. Autisti e mezzi provenienti da Roma e dal territorio circostante, si riversano quotidianamente sul porto di Civitavecchia aspettando turisti e visitatori sotto le navi da crociera e trasportandoli poi nella capitale, in barba a qualsiasi tipo di controllo da parte delle competenti autorità. Alla luce della crisi occupazionale, che sta interessando tutti i settori lavorativi e produttivi, mi domando perché qualcuno non interviene. Non solo adesso, ma anche prima. Per fermare un sistema di dispersione delle risorse economiche cittadine, in  favore di operatori che con Civitavecchia non hanno nulla a che fare e la cui unica priorità è portare ricchezza altrove. Perché non si consente l’avviamento al settore dei lavoratori di Civitavecchia e invece si consente l’arrivo di operatori da fuori? Una domanda che dovrebbe trovare una risposta,in particolar modo verso tutti i lavoratori Ncc di Civitavecchia, i primi ad essere penalizzati da questo panorama che definirei paradossale. Padri di famiglia, che non sono liberi di raccogliere i doverosi frutti di una professione che, come tante altre, richiede un enorme sacrificio e un grande impegno personale. Questo quadro, inoltre, non fa altro che creare una gran confusione in un settore dove, il non rispetto delle regole e l’ingente traffico prodotto dai mezzi degli operatori Ncc che non appartengono alla città, sembra essere diventato l’unico prodotto di questo modus operandi lesivo per Civitavecchia. Ecco perché è necessario intervenire per non affossare del tutto i lavoratori Ncc locali. Ecco, altresì, perché mi rivolgo direttamente al Sindaco Moscherini e al nuovo Commissario dell’Autorità Portuale Nitrella, affinché avviino un confronto costruttivo ed efficace per ristabilire norme certe e concrete in favore dei lavoratori Ncc di Civitavecchia. In ballo c’è la produttività e l’economia di un intero ramo economico legato al trasporto che rischia di cadere nelle mani di chi pensa soltanto a fare razzia di ciò che appartiene in primo luogo alla città e ai suoi lavoratori. Una proficua regolamentazione, associata a controlli severi su chi opera nella branca Ncc, porterebbe un indotto occupazionale di circa trecento unità, soprattutto guardando all’enorme mole di navi da crociera e quindi di turisti che sbarcano ogni giorno in città. Quindi pensiamo ai lavoratori di Civitavecchia, al loro futuro e alle aspettative di sviluppo per un mercato che può portare benefici e ricchezza alla città e al territorio.

Alessio Gatti – Consigliere comunale Gruppo Misto