CIVITAVECCHIA – Prosegue, dopo lo sciopero generale nazionale e le manifestazioni territoriali del 6 settembre, la mobilitazione della Cgil finalizzata a contrastare le ricadute manovra economica del Governo.
Per sabato 8 ottobre è stata promossa una manifestazione nazionale dei lavoratori pubblici e della conoscenza contro i tagli e gli attacchi alla scuola, all’università, alla ricerca (che minano alle fondamenta il diritto all’istruzione, alla cultura, al sapere) e nei confronti della sanità, delle politiche sociali, di tutti i servizi pubblici (attraverso un’opera demolitrice dello stato sociale).
“Alla base della protesta – spiega il segretario locale Cesare Caiazza – c’è la difesa delle condizioni e dei diritti dei lavoratori, duramente colpiti dalle politiche del Governo che continua a ridurre violentemente l’occupazione attraverso centinaia di migliaia di licenziamenti di precari intervenuti in questi ultimi anni, blocca i rinnovi contrattuali, scippa le liquidazioni. Allo stesso tempo è una mobilitazione in difesa dell’interesse generale della collettività ad avere sanità, welfare, pubbliche amministrazioni, trasporti e servizi di qualità ed efficienti. I progressivi tagli agli enti locali, poi, stanno mettendo in ginocchio le regioni, le province ed i comuni costretti a tagliare sui servizi sociali e ad introdurre nuove tasse”.
E sotto questo aspetto la polemica nazionale si innesca con quella locale. Tra le amministrazioni locali – prosegue infatti Caiazza – mentre la stragrande maggioranza dei presidenti e dei Sindaci, di destra e di sinistra, ha protestato vivacemente contro i tagli, ve ne sono alcune indaffarate soltanto nell’essere coerenti con le politiche del Governo. Il primo premio va dato al Sindaco Moscherini e alla sua Giunta che si occupano soltanto di gestire, nella maniera più pesante ed iniqua possibile, gli effetti delle manovre economiche nazionali. Emblematica la vicenda degli spropositati aumenti delle rette per i servizi delle mense scolastiche che colpiscono famiglie che vivono di redditi da lavoro dipendente; la non disponibilità ad un confronto sul Piano Sociale che ci ha costretti come OO.SS. a minacciarne la non sottoscrizione con le gravi conseguenze previste; il non prendere nemmeno in considerazione la possibilità di realizzare un accordo con l’Agenzia delle Entrate per il recupero dell’evasione fiscale. Nel mentre, malgrado il netto pronunciamento degli italiani e dei civitavecchiesi, nei Referendum di giugno, il Sindaco insiste per privatizzare tutti i servizi pubblici locali. Una ipotesi che determinerebbe riduzione dell’occupazione, svendita del patrimonio pubblico, peggioramento dei servizi ed aumento delle tariffe”.
Per tutte queste ragioni la Cgil CdLt di Civitavecchia ha deciso di promuovere un’assemblea pubblica il prossimo lunedì 3 ottobre, dalle ore 16 presso l’aula Pucci del Comune – alla quale interverranno i Segretari Generali regionali di Cgil, Cgil Fp e Cgil Flc, in preparazione della manifestazione nazionale del 8 ottobre con lo slogan “Fermiamo il Governo Berlusconi. Fermiamo la Giunta Moscherini”.
“Invitiamo a partecipare tutte le forze sociali e politiche progressiste del territorio di Civitavecchia – conclude Caiazza – dando seguito al percorso avviato con l’assemblea pubblica del 1 settembre finalizzato a costituire un Comitato territoriale permanente per contrastare le ricadute della manovra economica del Governo e le politiche della Giunta di Civitavecchia. Invitiamo a partecipare tutti i lavoratori, i pensionati, i giovani, le donne che vogliono dire basta e pretendono un futuro migliore per il Paese e per il nostro territorio”.