UNICEF/Ucraina: “Tragico finale dell’anno scolastico, con bambini morti, aule vuote e strutture scolastiche distrutte”

Almeno 1 scuola su 6 supportata dall’UNICEF in Ucraina Orientale è stata danneggiata o distrutta dall’inizio della guerra, compresa la Scuola 36 – l’unica “Scuola Sicura” a Mariupol. Ciò evidenzia il drammatico impatto della guerra sulle vite e il futuro dei bambini. E’ la stessa UNICEF a riferire questi dati.

Solo nell’ultima settimana, 2 scuole sono state colpite da attacchi. Le scuole danneggiate o distrutte – 15 su 89 – fanno parte del programma “Scuole Sicure” realizzato con il Ministero dell’Istruzione e della Scienza, principalmente in risposta agli attacchi su asili e scuole nella regione del Donbass, dove si svolge un conflitto armato dal 2014.

Dall’inizio della guerra a febbraio, centinaia di scuole nel paese sono state segnalate come colpite a causa dell’uso di artiglieria pesante, bombardamenti aerei e altre armi esplosive in aree popolate, mentre altre sono state utilizzate come centri di informazione, rifugi, centri di rifornimento o per scopi militari.

“L’inizio dell’anno accademico in Ucraina era pieno di speranza e promesse per i bambini, dopo le interruzioni dovute al COVID-19,” ha dichiarato Murat Sahin, Rappresentante UNICEF in Ucraina. “Invece, centinaia di bambini sono stati uccisi e l’anno scolastico termina tra la chiusura delle scuole a causa della guerra e la decimazione di strutture scolastiche.”

“Per i bambini colpiti dalle crisi, la scuola è fondamentale – fornisce uno spazio sicuro e una parvenza di normalità nei momenti più difficili – e assicura che non paghino per la vita il prezzo dell’istruzione perduta. L’istruzione può anche essere un’ancora di salvezza – fornisce ai bambini l’accesso alle informazioni sui rischi di ordigni esplosivi letali e connette loro e i loro genitori a servizi sanitari e psicosociali di base”.

“Assicurare l’accesso all’istruzione può fare la differenza tra il senso di speranza o di disperazione per milioni di bambini,” ha aggiunto Sahin. “Questo è fondamentale per il futuro loro e di tutta l’Ucraina.”

Insieme ai suoi partner, l’UNICEF sta lavorando per raggiungere quanti più bambini possibile con opportunità di apprendimento appropriate e in sicurezza. In particolare:

La piattaforma di formazione online “All Ukrainian Online Education Platform” per studenti delle classi dal 5° all’11° grado, sviluppata dal Ministero dell’Istruzione e della Scienza con il supporto dell’UNICEF durante la pandemia da COVID-19, sta raggiungendo oltre 80.000 studenti sfollati in Ucraina.
In decine di stazioni metro di Kharkiv, dove i bambini sono costretti a rifugiarsi per trovare riparo, i volontari supportati dall’UNICEF hanno realizzato spazi dove insegnanti, psicologi e istruttori sportivi giocano e coinvolgono regolarmente i bambini.
Gli episodi sulla nuova piattaforma online per bambini “Numo” sostenuta dall’UNICEF e dal Ministero dell’Istruzione e della Scienza raggiungono regolarmente centinaia di migliaia di visualizzazioni.
Una campagna digitale in corso sulla formazione sul rischio di ordigni esplosivi (EORE) creata dall’UNICEF con il Servizio Statale di Emergenza dell’Ucraina ha raggiunto 8 milioni di utenti online.
Quasi 250.000 bambini hanno beneficiato di aiuti per l’istruzione forniti dall’UNICEF presso rifugi, stazioni della metropolitana e altri luoghi che ospitano bambini sfollati.
Per i bambini che sono fuggiti dall’Ucraina, l’UNICEF sta sostenendo i governi e i comuni per includere i bambini nei sistemi scolastici nazionali, insieme a percorsi formativi alternativi che includono l’apprendimento digitale.

“Nonostante gli orrori della guerra, è stato fatto un importante lavoro per assicurare che i bambini possano continuare ad apprendere,” ha aggiunto Sahin. “I combattimento devono fermarsi così che le aule possano essere ricostruire e le scuole tornino ad essere luoghi sicuri per imparare ancora.”

I bambini e le scuole devono essere protetti, in linea con il diritto internazionale umanitario. Le parti in conflitto devono intraprendere misure per evitare l’uso di armi esplosive in aree popolate e l’uso di strutture scolastiche a scopi militari.

Nel 2019, l’Ucraina è diventato il 100esimo paese a firmare e approvare la dichiarazione “Safe Schools”. La dichiarazione è un impegno a proteggere meglio i bambini, gli insegnanti e le scuole, a supportare la prosecuzione dei percorsi di istruzione durante le guerre e a mettere in atto misure per impedire l’uso per scopi militari delle scuole.