UNICEF: più di un miliardo di ragazze adolescenti e donne soffre di denutrizione, carenza di micronutrienti essenziali e anemia

Sabna Mohamed speaks to members of the Mother Support Group during a monthly visit to her home located in Wager village, North Delta locality, Kassala State. They educated her on complementary feeding and proper nutrition practices for herself as she continues breastfeeding. She is a lactating mother and beneficiary of UNICEFÕs Mother and Child Cash Transfer plus (MCCT+) programme. To continue breastfeeding her child, Sabna needs to eat balanced diet. Sometimes Fatuma has access to nutritious food for herself and her family. however, this is not the case all the time. ÒDuring the hunger season, we struggle to access a wide range of foods like fruits, meat, proteins,Ó she said. Also, financial challenges hinder the mother from buying certain foods like meat and fish despite their nutritional value. As part of the MCCT+ programme, Sabna was educated by the Mother Support Group members about growing green leafy vegetables rich in nutrients at the back of her house. The members move home to home providing nutrition counselling to lactating mothers and pregnant women as an avenue of curbing malnutrition. Today some of the vegetables in the home garden are ready to pick and she will cook and serve them with other foods available in the house. When faced with financial constraints, SabnaÕs family borrows some money from relatives to put food on the table. For diversity during the off-season periods, the mother buys cheaper options like lentils that are rich in protein and iron. Thankfully, despite the challenges, Sabna can serve at least two meals a day but not as diversified as she would have wished. ÒDuring normal times, we would eat more than two meals,Ó Sabna said. While pregnant, Sabna received unconditional cash grants from UNICEFÕs MCCT+ programme which she used to purchase foodstuffs that she couldnÕt afford and helped bridge many gaps in our lives. She also used the grants to purchase seeds and seedlings for the vegetables in her home garden. Sabna is a proud to be part of the nutrition porgamme supported by UNICEF in her village. Under the programme, she receives regular visits from the members of the Mother Support Group who have and continue to educate her on the benefits of proper nutrition practices and other key family care practices for child growth and development. As part of the plus component of the UNICEF cash programme, Sabna has been linked to a nearby health facility where she attended antenatal care sessions, received iron supplementation tablets, immunization of Fatuma and herself plus the continued nutrition counselling.

Secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi dall’UNICEF, il numero di ragazze adolescenti e donne in gravidanza e allattamento che soffrono di malnutrizione acuta è salito dal 2020 da 5,5 milioni a 6,9 milioni, con un amento del 25%, nei 12 Paesi più colpiti dalla crisi alimentare e nutrizionale globale.

I 12 Paesi – tra cui Afghanistan, Burkina Faso, Ciad, Etiopia, Kenya, Mali, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen – rappresentano l’epicentro di una crisi nutrizionale globale che è stata esacerbata dalla guerra in Ucraina e dalla siccità, dai conflitti e dall’instabilità in corso in alcuni Paesi.

Undernourished and Overlooked: A Global Nutrition Crisis in Adolescent Girls and Women – ‘DENUTRITE E DIMENTICATE: una crisi nutrizionale globale per le ragazze adolescenti e le donne’ – pubblicato in occasione della Giornata internazionale della donna – avverte che le crisi in corso, inasprite dalla persistente disuguaglianza di genere, stanno aggravando una crisi nutrizionale tra le ragazze adolescenti e le donne che aveva già mostrato scarsi miglioramenti negli ultimi due decenni.

Secondo il rapporto – uno sguardo completo e senza precedenti sullo stato della nutrizione delle ragazze adolescenti e delle donne a livello globale – più di un miliardo di ragazze adolescenti e donne soffre di denutrizione (tra cui sottopeso e bassa statura), carenza di micronutrienti essenziali e anemia, con conseguenze devastanti per la loro vita e il loro benessere.

“La crisi globale della fame sta spingendo milioni di madri e i loro figli verso la fame e la malnutrizione grave”, ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Catherine Russell. “Senza un’azione urgente da parte della comunità internazionale, le conseguenze potrebbero protrarsi per le generazioni a venire”.

Un’alimentazione inadeguata durante la vita delle ragazze e delle donne può portare a un indebolimento delle difese immunitarie, a uno scarso sviluppo cognitivo e a un aumento del rischio di complicazioni potenzialmente letali, anche durante la gravidanza e il parto, con conseguenze pericolose e irreversibili per la sopravvivenza, la crescita, l’apprendimento e la futura capacità di guadagno dei loro figli.

A livello globale, 51 milioni di bambini sotto i 2 anni soffrono di malnutrizione cronica, ovvero sono troppo bassi per la loro età a causa della malnutrizione. Di questi, circa la metà ne viene colpito durante la gravidanza e i primi sei mesi di vita, il periodo di 500 giorni in cui un bambino dipende completamente dall’alimentazione materna, secondo una nuova analisi contenuta nel rapporto.

“Per prevenire la denutrizione nei bambini, dobbiamo anche affrontare la malnutrizione nelle ragazze adolescenti e nelle donne”, ha aggiunto Russell.

L’Asia meridionale e l’Africa sub-sahariana rimangono l’epicentro della crisi nutrizionale tra le donne adolescenti e le ragazze, con 2 ragazze adolescenti e donne su 3 sottopeso a livello globale e 3 ragazze adolescenti e donne su 5 con anemia. Inoltre, le ragazze adolescenti e le donne appartenenti alle famiglie più povere hanno il doppio delle probabilità di essere sottopeso rispetto a quelle appartenenti alle famiglie più ricche.

Le crisi globali continuano a compromettere in modo sproporzionato l’accesso delle donne al cibo nutriente. Nel 2021, le donne che soffrono di insicurezza alimentare erano 126 milioni in più degli uomini, rispetto ai 49 milioni in più (degli uomini) del 2019, una cifra che ha più che raddoppiato il divario di genere nell’insicurezza alimentare.

Dallo scorso anno, l’UNICEF ha intensificato gli sforzi nei Paesi più colpiti dalla crisi nutrizionale globale, tra cui Afghanistan, Burkina Faso, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Haiti, Kenya, Madagascar, Mali, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen, con un piano di accelerazione per prevenire, individuare e curare la malnutrizione acuta nelle donne e nei bambini.

Il rapporto invita i governi, i partner e i donatori umanitari e per lo sviluppo, le organizzazioni della società civile e gli attori dello sviluppo a trasformare i sistemi di protezione alimentare, sanitaria e sociale per le ragazze adolescenti e le donne:

Dare priorità all’accesso delle ragazze adolescenti e delle donne adolescenti a diete nutrienti, sicure e a prezzi accessibili, e proteggere le ragazze adolescenti e le donne dagli alimenti ultra-processati attraverso restrizioni alla commercializzazione, l’etichettatura obbligatoria sulla parte anteriore della confezione e la tassazione.

Attuare politiche e misure legali obbligatorie per espandere il rafforzamento alimentare su larga scala di alimenti di consumo abituale come farina, olio da cucina e sale, per contribuire a ridurre le carenze di micronutrienti e l’anemia nelle ragazze e nelle donne.

Garantire alle ragazze adolescenti e alle donne dei Paesi a basso e medio reddito il libero accesso ai servizi nutrizionali essenziali, sia prima che durante la gravidanza e l’allattamento, compresi gli integratori di micronutrienti multipli prima della nascita.

Ampliare l’accesso ai programmi di protezione sociale per le ragazze adolescenti e le donne più vulnerabili, compresi i trasferimenti di denaro e i voucher per migliorare l’accesso delle ragazze e delle donne a diete nutrienti e diversificate.

Accelerare l’eliminazione di norme sociali e di genere discriminatorie, come i matrimoni precoci e l’iniqua condivisione del cibo, delle risorse domestiche, del reddito e del lavoro domestico.

“Quando una ragazza o una donna non riceve un’alimentazione adeguata, si perpetua la disuguaglianza di genere”, ha dichiarato Russell. “Il potenziale di apprendimento e di guadagno diminuisce. Aumenta il rischio di complicazioni pericolose per la vita, anche durante la gravidanza e il parto, e aumentano le probabilità di dare alla luce bambini denutriti. Sappiamo cosa serve per far arrivare alle donne e ai bambini che ne hanno più bisogno un supporto nutrizionale e servizi salvavita. Dobbiamo solo mobilitare la volontà politica e le risorse per agire. Non c’è tempo da perdere”.