Ucraina. UNICEF: “La situazione dei bambini e delle famiglie peggiora di minuto in minuto”

A woman holds a baby as Ukrainian citizens arrive at the Medyka pedestrian border crossing fleeing the conflict in their country, in eastern Poland on February 27, 2022. - As Ukraine braces for a feared Russian invasion, its EU member neighbours are making preparations for a possible influx of hundreds of thousands or even millions of refugees fleeing military action. (Photo by Wojtek RADWANSKI / AFP)

“La situazione dei bambini e delle famiglie coinvolte nell’escalation del conflitto in Ucraina peggiora di minuto in minuto. I combattimenti si stanno avvicinando alle popolazioni civili – più vicino alle case dei bambini e alle scuole, agli ospedali e agli orfanotrofi. I danni alle infrastrutture hanno lasciato centinaia di migliaia di persone senza acqua potabile ed elettricità. Le armi esplosive e i residuati bellici nelle aree popolate sono pericoli reali e presenti. Almeno 13 bambini sono stati uccisi, secondo i dati verificati dall’OHCHR, e ci aspettiamo che questo numero aumenti con l’infuriare dei combattimenti. Molti bambini sono stati feriti. E molti altri sono profondamente traumatizzati dalla violenza che li circonda. In centinaia di migliaia non vanno a scuola. E tutti i 7,5 milioni di bambini in Ucraina sono in una situazione di grande rischio”.

Lo Catherine Russell, Direttore Generale dell’UNICEF, per il lancio congiunto dell’Appello umanitario e del Piano regionale di risposta ai rifugiati per l’Ucraina. 

L’UNICEF e i suoi partner stanno lavorando 24 ore al giorno per soddisfare i bisogni umanitari in rapido aumento, che includono servizi medici d’emergenza, medicine essenziali, forniture e attrezzature sanitarie, acqua sicura per bere e per l’igiene, e riparo e protezione per coloro che sono sfollati dalle loro case. Attualmente, 140 persone lavorano per l’UNICEF in Ucraina, e ne stiamo inviando altre per rispondere ai bisogni nel paese. In tutto l’est, nove team mobili per la protezione dell’infanzia supportati dall’UNICEF stanno raggiungendo i bambini ovunque sia possibile con assistenza psicosociale, sostegno alla salute mentale e servizi di protezione.

“Ma l’ambiente operativo in Ucraina è estremamente complesso – spiega Catherine Russel – Le limitazioni di accesso e le linee del fronte che cambiano rapidamente rendono molto più difficile consegnare forniture e servizi essenziali. La crisi dei rifugiati sta crescendo esponenzialmente, aumentando i bisogni umanitari. La metà delle persone in transito sono bambini. L’UNICEF sta lavorando a stretto contatto con l’UNHCR per raggiungerli con servizi di protezione e assistenza nei paesi di accoglienza. I bambini e le famiglie coinvolti in questo conflitto hanno bisogno di tutto l’aiuto che possiamo dare loro – e ne hanno bisogno ora. L’UNICEF ha lanciato un appello di 276 milioni di dollari per i bambini in Ucraina come parte del Flash Appeal dell’OCHA e chiede altri 73 milioni di dollari per il Piano Regionale di Risposta ai Rifugiati nei paesi vicini”.

“Ci affidiamo alla generosità e al sostegno della comunità globale per aiutare l’UNICEF e i nostri partner a raggiungere i bambini e le famiglie in Ucraina, le cui vite e il cui futuro sono in bilico. Non possiamo fermarci – conclude – finché non raggiungeremo ogni bambino colpito da questo conflitto”.