Devono fare i conti anche con le valanghe i volontari di Emergency in Afghanistan. “Martedì abbiamo attraversato la Valle del Panshir per avere un’idea chiara di ciò che sta succedendo e dell’entità dei danni – scrive Luca, il coordinatore medico di Emergency in Afghanistan – Come potete vedere dalle foto che vi ho mandato la strada principale è aperta, anche se sono evidenti i danni sul manto stradale e i segni di numerose slavine e frane rocciose. A un certo punto ci siamo dovuti fermare: la strada è diventata un fiume ed era impossibile procedere. Tutti i nostri Posti di primo soccorso sono aperti, incluso quello di Paryan, che si trova in un distretto isolato. Tre elicotteri stanno facendo la spola per portare beni di prima necessità alla popolazione bloccata.Nel nostro ospedale abbiamo ricevuto 16 pazienti; altre 8 persone sono morte prima dell’arrivo”.
“Non è la prima volta che vediamo il Panshir completamente ricoperto di neve – conclude – ma mai con queste conseguenze. Probabilmente le valanghe di settimana scorsa sono state causate da un inverno mite e da giorni di nevicate continue. E purtroppo questa mattina ha ripreso a nevicare copiosamente”.