21 Dicembre 2012: come ci si prepara alla fine del mondo?

Mancano ormai poche ore alla data fatidica del 21-12-2012. Il mondo finirà davvero? Secondo l’interpretazione più popolare del calendario Maya si ricava l’idea che in questa data accadrà qualche grandioso evento legato alla divinità Bolon Yokte, associata alla guerra e alla creazione. In molti inneggiano alla fine del mondo da anni, con il tempo si è passati invece alla credenza che esso non finirà ma sarà scosso da grandiose e devastanti calamità naturali che cambieranno per sempre il mondo finora conosciuto; altri ancora ritengono che la vera trasformazione sarà quella dell’uomo, che subirà una trasformazione interiore psicologica e spirituale profonda. Non manca neanche chi ritiene che ci sarà l’incontro con un “uomo nuovo”, con gli alieni. In realtà il conteggio calendariale Maya fa riferimento alla fine di un ciclo temporale che non decreterà la distruzione del mondo ma solo il passaggio al ciclo successivo. La profezia Maya, che sia vera oppure no, è al centro di dibattiti, film, articoli di giornali, smentite scientifiche, presente nei discorsi colloquiali e nei talk show televisivi. Insomma, che sia vero o no, l’idea la si prende in considerazione e i più intraprendenti si sono procurati kit di sopravvivenza con maschere antigas, cibi iofilizzati, scorte di acqua, tute antiradiazioni e altri salvavita che spopolano in internet, anche su e-bay, a meno di 300 euro. A circa 14 euro si può invece avere il timer digitale con la fedele riproduzione del calendario di Maya in bassorilievo. Sulla stessa scia c’è anche Iless, l’orologio da polso con il CountDown inspirato al Lungo Computo Maya. La Stevens Point Brewery, azienda del settore della birra con 150 anni di storia, ispirata dalla profezia Maya e dalla fine del nostro mondo nel 2012, ha creato una Birra appositamente per l’occasione: la 2012 Black Ale. Magliette, film, libri, poster, tutto a tema, guide turistiche che indicano i luoghi che saranno risparmiati dalla distruzione, pernottamenti e colazioni in bucolici casali da cui assistere allo spettacolo della fine del mondo a poche centinaia di euro. Ad esempio secondo i seguaci del maestro spirituale indiano Babaji, ci si salverà a Cisternino, un piccolo borgo pugliese della Val d’Itria, uno dei pochi posti del mondo che sarà risparmiato dall’apocalisse del 21 dicembre 2012. Su internet si legge che il sindaco di Cisternino ha fatto sapere che la città ha registrato un boom di prenotazioni nei giorni attorno al 21 dicembre, tant’è che un tour operator è arrivato addirittura a proporre un pacchetto chiamato “Vieni a salvarti in Puglia”, ripreso dalla celebre canzone di Caparezza. Expedia invece, il celebre sito web di viaggi, propone undici hotel in Messico, nella zona di Cancun e della riviera Maya, che garantiranno per i propri ospiti la notte del 21 dicembre gratis. Su youtube poi spopolano le video guide su come sopravvivere alla fine del mondo. L’Atlas Survival, un’azienda che vende varie tipologie di bunker, mette a disposizione bunker per tutte le tasche, dal più spartano a quello di lusso, con televisore a schermo piatto per assistere in diretta all’evento. In Italia la Matex Security Projects, azienda toscana attiva da oltre 20 anni nella costruzione di rifugi militari, secondo il titolare Leonardo Remorini ha registrato nel 2012 un aumento del 50% nelle richieste di informazioni per la costruzione di fortezze sotterranee. A completare il business della fine del mondo non mancano le truffe, come quella che in Cina ha portato all’arresto di cinquecento adepti della setta “Chiesa di Dio Onnipotente”, un movimento comparso negli anni ’80 che crede in un secondo Gesù donna nato in Cina. Gli esponenti della setta sono stati accusati di diffondere voci destabilizzanti e di praticare la violenza per reclutare fedeli, spesso tra locali comunità cristiane. Ancora più tragica la situazione in Argentina, dove poche ore fa il sindaco di Capilla del Monte ha ordinato la chiusura agli ingressi della città in previsione dell’affollamento del 21 dicembre dovuto all’organizzazione, tramite social network e passaparola, di un suicidio di massa che dovrebbe avvenire alle pendici del Cerro Uritorco. Che vi si creda o meno, quasi nessuno lascerà passare in sordina la giornata del prossimo 21 dicembre. C’è chi si è dato appuntamento per assistere allo sbarco degli Ufo in Argentina, chi organizza mega party come quello in programma a Roma: il “World’s End. The last party on Earth”, curato da i Tramp agli Studios cinematografici sulla Tiburtina con una suggestiva ricostruzione delle piramidi e dei templi dei Maya, o come quella scaramantica del Qube, by Muccassassina: “Mucca è la fine del mondo!”, dove il locale sarà trasformato in un tempio Maya mentre le splendide drag queen-sacerdotesse con le loro energie positive cercheranno di rompere la profezia. Tra poche ore il mondo non sarà più lo stesso? Forse più che una catastrofica profezia sono ormai in molti a sperare che sia un evento provvidenziale.

Francesca Ivol