LA BELLA E LA BESTIA di Leprince de Beaumont

La bella e la bestia è una famosa fiaba europea, diffusasi in molteplici varianti. La versione più popolare è una riduzione dell’opera di Madame Villeneuve pubblicata nel 1756 da Jeanne-Marie Leprince de Beaumont.

La bella è la più giovane, avvenente e buona delle figlie di un un ricco e vedovo mercante; la bestia un essere orrendo nel castello del quale la bella è prigioniera e verso il quale la stessa, poco a poco, finisce per provare compassione: dietro a quel brutto volto c’è un cuore generoso che soffre.

La bella finirà per amare la bestia, di una tale intensità che svanirà l’incantesimo che aveva sfigurato un bel giovane, perfido ed egoista, rendendolo un mostro.

La fiaba simboleggia l’animalità esistente nella condizione umana e la funzione salvifica dell’amore, capace di trasformare un mostro in un principe.Ma la storia di Bella e della Bestia rappresenta anche il trionfo della bellezza interiore su quella esteriore e la scoperta dell’amore da parte di una ragazzina che cresce, abbandona i sogni infantili e guarda il mondo e la realtà con gli occhi di una donna.