Un’altra settimana di tempo instabile

Non è stata una settimana da scampagnate fuori porta, ma una vera settimana invernale con temperature rigide, nebbia, nevicate e piogge anche intense che hanno prodotto allagamenti e qualche smottamento nelle regioni orientali, dal Veneto alle Marche. Nevicate domenica sul versante occidentale dalla Liguria fino alle colline toscane. Un nubifragio si è verificato anche in Sicilia a Catania. Quest’ultimo week end ancora una volta è apparso con situazioni meteo avverse su gran parte delle regioni. Gran parte dei fiumi del centro nord, tra cui il Tevere, sono cresciuti fin sotto il livello di guardia. Insomma una settimana di vecchio e chiaro stampo invernale.
Ma cosa accadeva un anno fa di questi tempi? Si era nell’inverno “siberiano”. Per non dimenticare riportiamo la cronaca del tempo (nostro notiziario del 20 febbraio 2012):
“La settimana che si è conclusa sarà ricordata per sempre come la più fredda e nevosa del secolo e annoverata con le altre eccezionali precipitazioni nevose avvenute in Italia nel 1929, nel 1956 e nel 1985. Rimarranno certamente nella storia in Piemonte le punte di -24°C in pianura, così come in Valpadana centro-occidentale innevata per 15 giorni consecutivi. Per il Triveneto l’ondata di gelo e neve invece non ha assunto carattere di eccezionalità. Purtroppo di eccezionale invece in questo periodo è stata la mancanza di precipitazioni nevose su gran parte delle Alpi. Neve che invece è caduta a livello di “diluvio bianco” nel Cesenate, nel Riminese, nel Forlivese, nel Pesarese, nell’Urbinate e su gran parte delle Marche, dell’Abruzzo e del Lazio interno. Quello accaduto alle regioni adriatiche è senz’altro un evento raro che nessuno ricorda essere avvenuto negli ultimi 100 anni. Nevicate “fuori misura” anche nell’alto Molise e nella Campania interna. E’ nevicato anche sul mare su gran parte del versante adriatico. Poi per non parlare di Roma che ha subito nell’arco di una settimana due abbondanti nevicate. Il fenomeno del grande freddo sull’emisfero settentrionale del pianeta è stato attivato dall’eccessiva fusione dei ghiacci del Polo Nord causato dal riscaldamento globale, dalla drastica diminuzione delle acque calde della Corrente del Golfo che solitamente arrivano nelle latitudini più settentrionali e, infine, dalla modificazione delle correnti gelide del polo che hanno invertito la loro tradizionale rotta verso le zone temperate del pianeta. E’ stato questo un evento eccezionale irripetibile, oppure è un segnale che dovrebbe cominciare a preoccuparci?

Previsioni dal 25 febbraio al 3 marzo

Per chi sperava nel tiepido solo di primavera, una delusione: una nuova perturbazione atlantica è entrata nel Mediterraneo apportando un peggioramento del tempo, con nevicate anche a bassa quota tra la Liguria, il Piemonte, la Toscana e l’Emilia Romagna. Nevicate anche oltre i 700 metri su Lazio e Umbria. Altrove piogge anche copiose, in particolare tra il basso Lazio e la Campania. Un po’ meglio la situazione sul versante Adriatico. Temporali per lo scontro tra aria più calda da scirocco e quella più fredda proveniente da nord ovest, su gran parte della Sicilia e della Calabria ionica.
Anche fino a tutto martedì continua una diffusa instabilità soprattutto al centro e su parte del Tirreno meridionale. Nevicate su gran parte della dorsale appenninica fino in Calabria. Da mercoledì migliora il tempo sul medio versante Adriatico e sulla Sicilia. Resta tempo perturbato invece in Sardegna con i suoi mari ancora mossi e agitati. Verso giovedì arriva nuova aria fredda da est portando ancora precipitazioni nevose sulle Alpi e sulle colline del Triveneto. Peggiora ancora il tempo sulla Sardegna, mentre al centro prevale la variabilità, così anche al sud. Dopo una brevissima tregua a partire da venerdì ancora peggioramento del tempo sul versante Tirrenico, annuvolamenti estesi e qualche precipitazione anche nevosa sull’altro e medio Adriatico.
Il prossimo week end questa volta dovrebbe essere più clemente infatti si prevede una più estesa situazione di variabilità al centro e al nord. Poi da lunedì 3 la situazione meteo dovrebbe peggiorare ancora, ma questa è un’altra storia. (a cura di Accademia Kronos)