Al via il primo “varo” della piastra parcheggi di Roma Termin

Gennaio 2016 prima spinta piastra parcheggi © Francesco Vignali Photography

ROMA – Nel fine settimana scorso, senza alcuna ripercussione per l’esercizio ferroviario, quattro potenti martinetti hanno spinto per oltre 16 metri la prima sezione del parcheggio che sarà realizzato sopra i binari della stazione. Durante la prima spinta, per garantire il corretto bilanciamento della struttura, è stata applicata una zavorra di circa 1200 tonnellate.
Un’operazione particolarmente delicata eseguita, sotto la direzione lavori di Grandi Stazioni (Gruppo FS), da 30 operai e 6 tecnici della SALC di Claudio Salini, e realizzata con la stazione ferroviaria più grande d’Italia in pieno esercizio.
La prima sezione del parcheggio, il cosiddetto “avambecco”, è stata realizzata con la tecnica del varo e spinta, normalmente utilizzata per la costruzione dei ponti. Costituita da una struttura di tralicci del peso di circa 300 tonnellate, permetterà durante le ulteriori spinte un perfetto allineamento altimetrico di tutta la struttura.
In totale le spinte saranno nove più quella già realizzata per il varo del solo avambecco.
Le altre sezioni del parcheggio saranno costruite e assemblate nel cantiere officina allestito al di sopra del binario 1 facendole poi scorrere attraverso le travi di varo verso la loro posizione, fino alla completa realizzazione dei primi due piani. I terzo piano del parcheggio sarà poi realizzato in loco, sui due piani parcheggio già costruiti.
Per poter arrivare all’importante traguardo della prima spinta – che rappresenta una vera sfida ingegneristica – si sono dovuti realizzare pilastri di sostegno ognuno dei quali pesa oltre 7 tonnellate , ancorati a terra con fondazioni profonde 20 metri, limitando al minimo le interferenze sulla circolazione ferroviaria in una stazione dove ogni giorno arrivano e partono oltre 800 treni.
Il parcheggio sopra i binari, primo in Europa nel suo genere, ha una capacità di 1337 posti auto e 85 posti moto su 3 piani accessibili attraverso una rampa da Via Marsala; il progetto, finanziato dai fondi di Legge Obiettivo, è stato realizzato da Grandi Stazioni che ha anche la direzione lavori dell’importante opera. L’impresa di costruzioni è la SALC di Claudio Salini: un know how tutto italiano, che conferma l’esperienza del nostro Paese nella progettazione e realizzazione di grandi opere.