Accademia Kronos in soccorso della fOresta pluviale in Costarica

Raggiunto un accordo tra Accademia Kronos e Costa Rica, accordo definito ieri a Roma, nell’abitazione dell’Ambasciatore della Costarica in Italia, tra la presidentessa dello Stato latinoamericano e il presidente di Accademia Kronos Ennio La Malfa (nella foto).
L’accordo prevede l’interessamento di Accademia Kronos verso la salvaguardia di una vasta linea di foresta pluviale al confine con il Nicaragua, minacciata da un progetto nicaraguense relativo all’apertura di un nuovo canale navigabile tra l’oceano Pacifico e quello Atlantico. L’associazione viterbese ha già predisposto per il prossimo 9 aprile presso il Campidoglio di Roma una conferenza stampa per informare i media e i cittadini su questa ennesima e gigantesca minaccia all’ambiente naturale del pianeta. Un altro accordo siglato sempre ieri prevede lo scambio di ricercatori e studiosi dei due paesi, ovviamente tra l’università della Tuscia e le università costaricensi. Infine è stato dato mandato ad Accademia Kronos di organizzare una spedizione di studio all’interno della foresta pluviale per indagare e, nel contempo, trovare una nuova formula, non invasiva, di turismo responsabile e qualificato sul mistero delle gigantesche sfere di pietra che si trovano in una particolare area forestale del Paese.
“Su questo settore – spiega il Presidente La Malfa – recentemente due astronomi statunitensi hanno dichiarato che le centinaia di sfere di pietra disseminate in Costa Rica non sarebbero altro che la rappresentazione della volta celeste con i suoi pianeti e con le sue stelle. Il fatto però è che le sfere di pietra perfettamente lievigate, alcune delle quali con diametro superiore a 5 metri, avrebbero più di 10.000 anni. Sarà pertanto compito di Accademia Kronos organizzare una specifica spedizione per il prossimo novembre per capire il mistero delle pietre sferiche e tracciare la possibilità di un modo nuovo di fare turismo archeologico e misterico. Intanto ad Accademia Kronos sono state destinate per la gestione e il controllo due importanti aree forestali sul versante dell’oceano Pacifico”.