CIVITAVECCHIA – Scarso in politica come in storia, Vinaccia parla di abiura proprio lui che, ieri catto-comunista, oggi siede tranquillo accanto agli ex fascisti. Parla di vantaggi proprio lui che, pur di non alzarsi la mattina e timbrare un cartellino, si è sempre accomodato nella segreteria di qualcuno utilizzando il partito per compiacere il suo padrone di turno. Per niente libero e forte, si è fatto togliere da Moscherini la carica di vicesindaco perdendo faccia e dignità politica ma guardandosi bene, però, dal rinunciare al postarello (e allo stipendio) da assessore.
Il misero risultato elettorale ottenuto da suo partito è la testimonianza del fallimento della sua azione politica, sempre finalizzata a garantire unicamente il suo interesse e quello di pochi altri della sua cerchia.
Esponente di un’amministrazione che ha fatto della illegittimità degi atti la regola, ha il coraggio di invitare la nuova all’adozione di atti amministrativi ineccepibili.
Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo, così come, ne sia certo, avvieremo tutte le opportune azioni di responsabilità verso colore che, durante l’amministrazione di cui lui ha fatto parte, hanno dissanguato questa città.
Lasciamo, infine, volentieri Vinaccia a dilettarsi con scorpioni e ranocchie mentre cerchiamo di porre rimedio ai gravi danni che lui e Moscherini hanno causato a Civitavecchia con la speranza che, dopo aver definito la natura degli altri, riesca, magari con l’aiuto di quacuno, a definire la sua.
Pietro Tidei – Sindaco di Civitavecchia
Avv. Pietro Tidei
