TARQUINIA – Il consigliere del Gruppo Consiliare Autonomo Marco Tosoni sollecita ha richiesto all’Università Agraria di Tarquinia la convocazione un consiglio aperto per “fare quello che il Comune non ha fatto: dare l’opportunità a tutti i cittadini – dichiara Tosoni – di discutere del tracciato definitivo dell’Autostrada A12 che la Sat ha comunicato agli uffici comunali di competenza e che, per paura del confronto con il pubblico, è rimasto visionabile da pochi addetti ai lavori”. In qualità di consigliere comunale, per sua stessa ammissione, Tosoni tenta da mesi di indirizzare l’attenzione del presidente del consiglio Alessandro Dinelli nei confronti della convocazione di un consiglio aperto sull’Autostrada in questione, ma nonostante sia un progetto che cambierà la vita di tutto il paese non è ancora riuscito ad ottenere una seduta aperta alla cittadinanza. La necessità del consiglio aperto voluto da Tosoni deriva soprattutto dal fatto che “il tracciato approvato in consiglio nel 2008 è diverso. La sede dell’Autostrada è sovrapposta all’Aurelia e non affiancata, è stata eliminata la pista ciclabile, sono state modificate le uscite, dall’attuale progetto definitivo proposto dalla Sat, come riportato nella nota di Sat n.1053 e n.1053 del 22 06 2011, dove si riportano le varianti del tracciato.” Per questo il Gruppo Autonomo si rivolge al consigliere Giovanni Guarisco dell’Università Agraria che nei giorni scorsi si è unito al coro dei consiglieri comunali che chiedevano la convocazione urgente di un consiglio comunale, e ai consiglieri del comitato contro l’Autostrada Annarita De Alexandris, Mimma Arpini, Marcello, Maneschi, Marco Fiaccadori e Livia Crescia per unirsi nella richiesta della convocazione di un consiglio dell’Università Agraria aperto a tutta la cittadinanza per la presentazione del progetto definitivo dell’Autostrada Tirrenica. “Molti amministratori dei comuni interessati al progetto Tirrenica tacciono – continua Tosoni – falsamente disinteressati sul furto che si sta compiendo oggi, a danno dei loro cittadini ed elettori, con l’esproprio dell’Aurelia da parte di una società privata che, con poca spesa e pochissimi ritocchi, la trasformerà in un’autostrada di serie B, pretendendo come contropartita uno dei pedaggi più alti ed esosi d’Europa: 18 cent al Km. Una cifra che di questi tempi di crisi è un’enormità inaccettabile, un balzello appunto, esoso, imposto con un vero e proprio furto ai danni della collettività e di un bene comune, come dovrebbe essere considerata la mobilità gratuita che ci è stata, sino ad oggi, assicurata dall’ Aurelia, che avrebbe solo bisogno di essere messa in sicurezza”. Il progetto autostradale non ha tenuto evidentemente conto delle difficoltà dei residenti e delle imprese agricole che si troveranno costrette ad dover attraversare l’Autostrada più volte al giorno. Non sono inoltre previste reti stradali alternative al tracciato, con il rischio di aggravare la viabilità della zona. Lungo i centosessanta chilometri interessati, da Livorno a Tarquinia, associazioni e comitati hanno iniziato un accurato lavoro informativo che a Tarquinia è stato considerato inutile. “Il nostro paese vive di agricoltura – conclude Tosoni – e le aziende non possono essere abbandonate, per questo come consigliere e come gruppo di aziende agricole, abbiamo presentato le osservazioni al tracciato ed una proposta di viabilità preparata da un ingegnere stradale, per i comitati del coordinamento contro l’autostrada, che metteranno sicuramente a disposizione qualora si facesse un incontro pubblico”. Tarquinia chiede quindi alle istituzioni di fare luce su tutte le criticità che il nuovo tratto autostradale comporterebbe, definite dal Gruppo Autonomo, “ferita mortale della nostra Maremma”.
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