Tariffa rifiuti: “Poste spara tributi non dovuti nelle cassette dei cittadini”

CIVITAVECCHIA – Sono numerose le segnalazioni che arrivano presso la sede cittadina del Codacons riguardo ai pagamenti richiesti da Poste Tributi, con specifico riferimento a presunte omissioni di pagamento della tariffa dei rifiuti per gli anni 2009-2012.
“In alcuni casi – spiega la Presidente del Codacons Sabrina De Paolis – si trattava di persone residenti altrove nel periodo del quale è richiesto il pagamento. In altri casi, si è richiesto il pagamento di quegli anni a chi ha invece acquisito proprietà nel 2013, a causa, magari, di un’eredità. In questo caso, come in quello precedente di chi non risiedeva nell’immobile, Poste Tributi non si preoccupa di controllare se negli anni precedenti al 2013, per una data utenza, qualcun altro fosse intestatario del contratto (e, quindi, avesse regolarmente pagato la tariffa sui rifiuti), ma inoltra a coloro che hanno osato risiedere in un dato immobile ‘solo’ dal 2013 in poi, la richiesta di pagamento dei quattro anni precedenti, senza preoccuparsi se, in quegli anni, fosse o meno residente o intestatario dell’utenza”.
“In buona sostanza – prosegue – Poste Tributi, che esige le tasse per conto del Comune di Civitavecchia, omette di fare un semplice controllo telematico presso l’anagrafe cittadina, ‘sparando’ ulteriori e indovuti tributi nelle cassette della posta degli indifesi cittadini di Civitavecchia, già gravati da livelli di tassazione tra i più alti d’Italia, soprattutto se rapportati alla pessima qualità dei servizi che questa Amministrazione offre loro. Chiediamo ai cittadini di controllare bene, specie in caso di immobili avuti in eredità, tutti i pagamenti effettuati dal precedente intestatario dell’utenza. Altre richieste di pagamento, spesso non dovute, riguardano delle integrazioni per differenza di mq della superficie dell’immobile e annessi, oggetto del pagamento della tassa sui rifiuti. Anche in questo caso, consigliamo agli utenti di controllare bene l’effettiva corrispondenza dei mq dell’immobile, e se quanto contestato da Poste Tributi corrisponde a realtà, anche attraverso la richiesta a Poste Tributi di una verifica dell’immobile”.
“In tutti i casi – conclude Sabrina De Paolis – dovrà essere poi onere dei malcapitati cittadini perdere il loro tempo per recarsi presso Poste Tributi per far valere le loro ragioni ed ottenere lo sgravio del pagamento”.