Sesso e potere, un processo degenerativo

dominique strauss kahn“.. balzato nudo dalla doccia, ha chiuso la porta dietro alla cameriera, si è aggrappato al suo seno, ha tentato di toglierle i collant e per due volte l’ha forzata a un rapporto orale.” E’ l’inizio di un tristissimo racconto di abuso e violenza, che troppo spesso riempiono la cronaca dei giornali, e sempre o quasi hanno per oggetto il corpo femminile. Questo racconto nello specifico però ha tuonato talmente da tracimare dalla cronaca e invadere anche al pagina politica dei giornali, lo fa per l’attore del presunto gesto che è Dominique Strauss Kahn, economista e politico francese altissimo dirigente e candidato in pectore del Partito Socialista francese per la corsa all’Eliseo prossima ventura, più volte ministro in dicasteri economici nei governi a guida socialista, professore di macro-economia all’Institut d’Etudes Politiques di Parigi e, dulcis in fundo, dal 1 novembre 2007 direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI). La cronaca ha fatto il giro del mondo: Dominique Strauss Kahn si trovava il pomeriggio di sabato sul volo Air France che dall’aeroporto di New York avrebbe dovuto riportarlo a casa quando tre poliziotti sono saliti a bordo e l’hanno arrestato con l’accusa di aver violentato una cameriera. Il capo del Fondo monetario internazionale era atteso Domenica a Berlino per discutere con la cancelliera tedesca Angela Merkel il problema del debito greco. Ieri invece (Lunedì) era davanti al giudice a dichiararsi innocente per la prima volta, anche se le prove del dna confermerebbero a quanto sembra le accuse; nel frattempo a DSK è stato impedito di uscire dal carcere anche sotto controllo di braccialetto elettronico e pagamento di un milione di dollari di cauzione che la moglie (Anne Sinclair, una nota giornalista televisiva francese, fra l’altro newyorchese di nascita) si sarebbe affrettata a portare negli USA oggi avendo precedentemente dichiarato di non credere alle accuse.
L’economista è stato letteralmente seppellito dai capi di imputazione, che se confermati lo vedrebbero condannato fino a 70 anni di carcere.
Ovviamente il processo è in corso e la presunzione di innocenza (conquista importante degli stati di diritto autentici) dovrebbe sempre prevalere sul giustizialismo cieco (più adatto all’inquisizione medievale o a puritane cacce alle streghe), ma lontano da ogni bigottismo questo episodio una riflessione può stimolarla: il rapporto tra sesso e potere è sempre stato strettissimo, quasi inestricabile; non solo il sesso è stato strumento per arrivare al potere, è stato anche strumento “del” potere e inevitabilmente ambito premio “per” il potere. La prostituzione sacra era diffusa presso i Sumeri, i Babilonesi, i Fenici; poteva svolgersi sotto l’aspetto della ierogamìa o della ierodulìa.
Nella ierogamìa, che simboleggiava l’unione fra un dio e una dea, il sovrano si accoppiava con la sacerdotessa del tempio, la quale trasferiva al sovrano il potere fecondante della dea affinché il re potesse trasmetterlo ai sudditi. Nella ierodulìa, invece, le schiave consacrate alle divinità si offrivano a coloro che visitavano il tempio per rendere omaggio agli dèi. Si può parlare di pornocrazia per la Roma papale poco prima dell’anno mille nel caso di Maria dei Teofilatti, ai posteri nota coma Mariozia, cortigiana papalina che riuscì a manovrare almeno otto pontefici. Tre di questi – si racconta – furono messi sul soglio di Pietro proprio da lei: Leone VI, Stefano VII e Giovanni XI suo figlio (nato, pare, da una relazione adulterina con papa Sergio III .. suo cugino !). Per questioni di letto Enrico VIII fondò la chiesa Anglicana. Innumerevoli casi si potrebbero citare fino ad arrivare alle scuse pubbliche di Bill Clinton e alle accuse di festini nelle ville berlusconiane. Il caso Strauss Kahn è sicuramente differente, poiché si parla di stupro: è diverso e più grave, ma quello che sarà determinante capire nel tempo è se si tratta del raptus di un pervertito o se è un ulteriore tappa di un processo degenerativo.