SANTA MARINELLA – Non si attenuano gli strascichi polemici del Consiglio comunale dello scorso 11 agosto sul Piano Integrato Benigni. E dall’Udc arrivano una sfilza di domande e perplessità sull’atto approvato dalla massima assise attraverso una accalorata lettera aperta indirizzata al Sindaco Roberto Bacheca. Di seguito il testo integrale della missiva.
“Egr. Sig. Sindaco,
la presente per fare da portavoce, come è nostro dovere, ai nostri Concittadini, tanti peraltro, che, nei giorni successivi al Consiglio Comunale di giovedì 11 agosto, ci hanno contattato con gli animi colmi di dubbi, amarezza e sconforto.
Anche noi eravamo presenti a quella seduta del Consiglio.
Ed anche noi abbiamo tante domande alle quali riteniamo, in quanto cittadini e contribuenti, di meritare delle risposte. Dove, per risposte, intendiamo spiegazioni coerenti e concrete e non battute ironiche o frasi fatte.
Riteniamo che non sia necessario riassumerLe, Signor Sindaco, ciò che è successo durante quel Consiglio, perché certamente si sarà reso conto dell’Aula Consiliare (possiamo osare tanto chiamando “aula consiliare” la saletta di lettura di una biblioteca?) gremita di Persone, accalcate ed accaldate, stanche e sudate, per la temperatura altissima che c’era in una sala in cui i due vecchi ventilatori non sarebbero stati sufficienti a rinfrescare neanche un decimo di quelle Persone, dove l’unico condizionatore presente forse ha funzionato l’ultima volta nello scorso millennio, dove non entrava un filo d’aria perché gli unici due ingressi erano completamente ostruiti dalla calca delle Persone che erano costrette a premere contro le porte per poter provare a sentire qualcosa di quello che si diceva in aula.
Perché abbiamo solo “provato a sentire”, cercando di indovinare chi stava parlando di volta in volta…ma molti di noi non sono riusciti neanche ad intuire il senso dei discorsi, perché non c’era un altoparlante all’esterno che lo permettesse. A voler pensar male e, a dire il vero, a detta di molti, questa situazione poteva quasi sembrare frutto di una volontà ben precisa di scoraggiare la partecipazione della città, ma non siamo qui per interpretare, oggi siamo qui solo per avere delle risposte chiare.
E si sarà anche accorto, Signor Sindaco, dello stupore della gente, che poi si è trasformato in rabbia, quando si è capito che niente di quello che veniva detto o fatto avrebbe mai potuto cambiare una sola virgola di quanto già stabilito dalla Sua Amministrazione.
Avrà sentito i fischi, gli epiteti poco gentili, i gesti poco garbati dei Suoi Cittadini e, ne siamo certi, Le saranno dispiaciuti quanto sono dispiaciuti a noi.
Avrà sentito gli attacchi, sia personali che politici, fatti dalla gente del Suo paese ad i Suoi più stretti collaboratori e compagni di viaggio in questo Suo mandato ed immaginiamo che l’abbiano ferita e che ne sia ancora profondamente addolorato, come lo saremmo stati noi se fossimo stati al Suo posto.
Quindi, anche per questo, Le chiediamo gentilmente di dare delle risposte dirette e, possibilmente, dettagliate alle domande che riassumiamo qua sotto nel rispetto di quanto a noi richiesto dai nostri concittadini.
Perché un Consiglio con delibere tanto importanti per lo sviluppo della città è stato fatto così a ridosso di Ferragosto, un periodo in cui i più sono già fuori per le ferie? C’era forse qualche motivazione particolare che ne impediva la procrastinazione al mese di settembre?
Perché Lei, Sig. Sindaco, non si è sentito in dovere di rispondere ai cittadini che manifestavano scontento, ma si è limitato, il più delle volte, a sbuffare annoiato e a ridacchiare con i vicini?
Perché il Piano Integrato Benigni ha avuto questa priorità quando né il parco, né il ponte fanno parte del piano triennale della Sua Giunta?
Perché tentare di far apparire agli occhi della gente come un’opera di mecenatismo il ponte che, invece, non è nient’altro che un’infrastruttura di urbanizzazione primaria indispensabile per società costruttrice per poter collegare decentemente i nuovi immobili al centro?
Per questo ponte esiste un piano di realizzazione?
Perché è stato approvato un Piano Integrato senza che sia stata effettuata preventivamente una Valutazione Ambientale Strategica (VAS)? Non ci scordiamo che il ponte di cui sopra potrà essere realizzato addirittura al termine del 40% della parte residenziale (il che significa che il quartiere Alibrandi dovrà far fronte, così come sta adesso, ad un carico di abitanti di almeno 60 nuovi appartamenti).
Che tipo di analisi è stata fatta per la viabilità e con quali risultati?
A questo proposito come saranno regolati gli scarichi delle fognature del nuovo centro abitato? Esiste un piano ACEA?
Lei, signor Sindaco, è a conoscenza del fatto che il quartiere Alibrandi presenta un altissimo rischio idrogeologico ed è, di conseguenza, gravato da vincolo PAI?
E, cosa più importante, perché utilizzare sempre gli stessi parametri per il calcolo degli oneri di urbanizzazione quando c’è un abisso tra il valore al mq di un immobile che sta, ad esempio, vicino al mare ed uno che sta in collina? In tal modo i numeri risultanti saranno sempre, volutamente o meno, falsati.
Per concludere, una domanda su tutte: quali benefici, reali, trarrà la città di Santa Marinella dalla delibera di questa operazione?
Certi che, nel nome di quella democrazia alla quale noi tutti aneliamo, arriverà celermente una Sua esaustiva risposta, La salutiamo cordialmente”.
Il coordinamento Udc – Santa Marinella